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SEL: vicinanza e solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici della Gambro di Medolla

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Sinistra Ecologia Libertà dichiara ferma contrarietà e profondo sconcerto per la delocalizzazione (verso Cina, Repubblica Ceca e Messico) di parte della produzione decisa dalla multinazionale Gambro – presente con una filiale a Medolla – ed esprime la massima solidarietà e vicinanza ai lavoratori e alle lavoratrici (in gran parte precari e precarie) che rischiano di perdere il posto di lavoro. Si parla di oltre 400 esuberi, il che equivarrebbe a significare un massacro sociale. Questa decisione segue il modello della delocalizzazione verso Paesi nei quali i diritti dei lavoratori sono meno tutelati e i relativi costi della vita e del lavoro decisamente più bassi. La logica delle multinazionali e del capitale finanziario internazionale è quella della ricerca continua di località del pianeta nelle quali sia possibile muoversi senza regole alla ricerca del massimo profitto nel più breve tempo possibile; questa logica, ovviamente, elude ogni confronto di tipo sociale ed istituzionale e – insieme alla mancata redistribuzione della ricchezza prodotta – costituisce la causa profonda della crisi e non la sua conseguenza.

Le multinazionali del settore biomedicale hanno rilevato in questi anni aziende sane grazie alla vocazione imprenditoriale dei soggetti locali, alla professionalità dei lavoratori e delle lavoratrici e ad un territorio ricco di condizioni per il loro sviluppo; per poi andarsene lasciando dietro di sè disoccupazione e povertà.

Da tempo Sinistra Ecologia Libertà propone una valutazione della crisi come crisi di sistema, e non ciclica, la quale per essere affrontata richiederebbe una strategia di anticipo verso le imprese a maggior rischio di fuga dal nostro Paese (seppure la Gambro non abbia risentito particolarmente degli effetti devastanti della crisi); una strategia che proponga un confronto periodico con le Istituzioni (e apprezziamo il fatto che sia stato convocato un tavolo in Regione sulla vertenza Gambro per il prossimo 3 febbraio, come preannunciato dall’Assessore alle Attività produttive, Gian Carlo Muzzarelli). Quelle Istituzioni che, spesso, sono apparse in ritardo circa la valutazione della crisi forse perché speranzose in una ripresa che nella logica di questa globalizzazione sembra non esserci nè intravvedersi all’orizzonte. Occorre mettere in campo una idea di politica industriale locale imperniata sul paradigma della democrazia economica.

Per queste ragioni Sinistra Ecologia Libertà chiama tutte le forze – politiche, sociali, sindacali, associtive – disponibili ad unirsi intorno ai lavoratori e alle lavoratrici della Gambro per difendere i posti di lavoro e lo sviluppo di qualità nell’Area Nord della provincia modenese.

(Fabio Lugli – Coordinatore Area Nord Sinistra Ecologia Libertà, Marco Perboni – Sinistra Ecologia Libertà – Finale Emilia, Umberto Pignatti – Sinitra Ecologia Libertà – capogruppo consiliare di Camposanto, Massimo Bondioli – capogruppo consiliare UCMAN Sinistra per l’Unità – Consiglio comunale di San Felice, Fabio Degiuli – capogruppo consiliare Sinistra per Mirandola – Sinistra per l’Unità)