Home Bologna Al Rizzoli di Bologna incontro su sperimentazione di nuova terapia contro l’artrosi

Al Rizzoli di Bologna incontro su sperimentazione di nuova terapia contro l’artrosi

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Cellule staminali che provengono dal tessuto adiposo per curare l’artrosi. E’ una opportunità sulla quale sta lavorando Adipoa, consorzio europeo che da domani si riunirà all’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna per fare il punto sui risultati raggiunti.Attraverso una semplice iniezione è possibile ad esempio riparare la cartilagine del ginocchio: nell’articolazione ‘entrano’ infatti cellule in grado di svolgere un’azione riparativa e protettiva, in virtu’ della loro natura. Si tratta di cellule mesenchimali, cioè cellule in grado di differenziarsi.

”Gli studi preclinici – spiega Andrea Facchini, direttore del Laboratorio di Immunoreumatologia e Rigenerazione Tissutale del Rizzoli – stanno dando buoni esiti. La scelta del tessuto adiposo si conferma valida, in quanto le cellule staminali che se ne ricavano si sono dimostrate in grado di rilasciare fattori di crescita che portano alla riparazione della cartilagine danneggiata”.

”Inoltre – aggiunge Facchini – stiamo verificando, in collaborazione con i partner del progetto che le produrranno, la sicurezza delle cellule trattate: in pratica, prima di passare alla sperimentazione con i pazienti, dobbiamo essere convinti che l’isolamento e la crescita delle cellule ricavate dal tessuto adiposo in laboratorio non provochino danni al loro patrimonio genetico, rendendo il trattamento sicuro”.

Una volta appurati tutti questi aspetti, il progetto Adipoa, avviato un anno fa sotto il coordinamento dell’Università di Montpellier con un finanziamento dell’Unione Europea di oltre 9 milioni di euro, previa approvazione delle Autorità regolatorie europee passerà alla fase clinica, che prevede la sperimentazione con pazienti affetti da osteoartrite avanzata al ginocchio.

”Le prospettive che questa strada apre alla Medicina Rigenerativa nell’ambito della Reumatologia sono – conclude – promettenti: si possono tradurre in un concreto miglioramento della qualita’ della vita di persone altrimenti costrette a forti limitazioni motorie oltre che a dolore cronico e intenso”.