Home Economia CNA Emilia Romagna, +4,2% fatturato nel III trimestri ma investimenti fermi

CNA Emilia Romagna, +4,2% fatturato nel III trimestri ma investimenti fermi


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Ancoro troppo deboli i segnali di ripresa in Emilia Romagna, secondo Cna, l’associazione delle pmi regionali. Il dato emerge dal documento presentato oggi da TrendER, osservatorio congiunturale di Cna e Banche di Credito Cooperativo, con la collaborazione scientifica dell’Istat, relativo al terzo trimestre 2010. Un’indagine condotta sui bilanci di 5040 imprese che contano da 1 a 19 addetti, evidenzia infatti un aumento del 4,5% del fatturato rispetto al 2009, ma un calo degli investimenti del 5,2%.”Un quadro – ha sottolineato Gabriele Morelli, segretario Cna Emilia Romagna- che evidenzia come non sussistano ancora le condizioni per dire che siamo fuori dalla crisi. I dati trimestrali rilevati acuiscono la percezione di un andamento altalenante che non rassicura sui tempi della ripresa e questo ovviamente conferma le preoccupazioni degli imprenditori e un senso di insicurezza attestato anche dalla riduzione degli investimenti”.

”Siamo quindi ben lontani -ha proseguito- dall’aver recuperato quanto perduto dal 2008. Il fatto che le imprese non se la sentano di rischiare testimonia le loro preoccupazioni verso la prospettiva che risulta ancora tutt’altro che consolidata e certa”.

Nel dettaglio, rispetto all’indicatore del fatturato totale, la Romagna ha un trend migliore dell’Emilia; la parte del leone la fanno, infatti, alcune province romagnole che superano di gran lunga la media regionale. Rimini registra un +41,8 rispetto all’anno precedente, compensando la perdita di 35 punti rilevata nello stesso periodo 2009. Seguono a ruota: Forli’-Cesena con un +13,1 e Ferrara +10,3. Tiene Bologna con un +5,2.

Solo Ravenna registra una lieve perdita: -0,7 e si presenta in difficolta’ anche per quanto riguarda gli altri indicatori economici rilevati. Modena con il suo -3 e’ la provincia che registra la maggior perdita di fatturato. Tra i settori, un incremento significativo si evidenzia per la metalmeccanica (+14,5), mentre soffrono le costruzioni (-4,4), in particolare le imprese del piacentino (-59,4).

La spesa per retribuzioni ”che, per semplicita’, vogliamo interpretare come il barometro del mercato del lavoro, e’ leggermente aumentata rispetto al 2009. Analizzando tale indicatore -ha evidenziato il segretario regionale Cna- si nota che le imprese di Forli’-Cesena (+14) e Reggio Emilia (+8,8) ‘staccano’ in positivo di gran lunga le altre; mentre a Ravenna e Modena appare evidente una ulteriore sofferenza rispetto all’anno precedente (-13,6 e -6,2). Per cio’ che attiene i settori, cartellino rosso per il tessile (-14,2) e per i servizi alla persona (-15,4); invariato l’alimentare (+0,7) e exploit positivo per la metalmeccanica (+8,9)”.

Quanto a consumi, sono le province emiliane quelle che registrano i valori piu’ alti: La spesa per consumi vede: Reggio Emilia a +19, Piacenza e Parma di poco distanti (+8,8 e +8,6), Modena a +6,8 e Bologna +6,7. Tra le romagnole svetta Rimini a +12,3.

Segmentando i dati negli ambiti economici si nota una ripresa rilevante dei trasporti (+12,2) soprattutto nel parmense (+31,8) e dei servizi (+10,8). Il settore alimentare arranca e si attesta rispetto agli stessi 90 giorni del 2009 a quota -15.

”Una situazione pesante dunque -ha concluso il presidente di Cna Emilia Romagna, Paolo Govoni- solo in parte attenuata dal moderato recupero della domanda di credito da parte delle imprese (principalmente per ristrutturazione del debito e per liquidita’) dopo il forte calo registrato nel 2009 e della corrispondente maggior disponibilita’ da parte del mondo bancario”.