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Il sindaco Delrio: “Tre linee guida nel bilancio 2011 per il rilancio di Reggio”

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Tre linee guida di rilancio per la città e non solo tagli nel bilancio 2011 del Comune di Reggio Emilia. Lo propone il sindaco Graziano Delrio nell’indicare le scelte su cui con la giunta sta indirizzando l’Amministrazione comunale. Scelte che verranno discusse e condivise nei prossimi giorni a livello politico e sociale per arrivare alla discussione in Consiglio comunale indicativamente nella prima metà di marzo.

“Siamo davanti a un bilancio molto difficile – afferma il sindaco di Reggio Emilia – che, pur con l’approvazione della legge sul federalismo fiscale, non riuscirà a vedere compensati i tagli compiuti dal governo e i limiti imposti dal patto di stabilità. Sottolineo tra l’altro lo stato di salute del bilancio del Comune di Reggio Emilia, che ha ridotto la spesa corrente, ridotto gli indici debitori e ha una pressione tributaria tra le più basse, davanti ad aumento dei servizi e di gradimento da parte dei cittadini. Tuttavia, solo sulla parte corrente il Comune di Reggio Emilia avrà nel 2011 una decina di milioni di euro in meno rispetto al fabbisogno.

Stiamo cercando di fare fronte a questa emergenza cercando di mantenere le eccellenze e di rendere ancora più efficiente la macchina. Intendiamo salvaguardare il più possibile i servizi di ‘sicurezza sociale’, cioè servizi sociali, servizi educativi, manutenzioni e polizia municipale. Nel contempo opereremo una razionalizzazione per accorpare e ridurre, in questo momento, servizi prioritari di tipo non essenziale. Scelte puntuali saranno materia dei prossimi giorni”.

“Ci rifiutiamo – continua il sindaco Delrio – di veder ridotto il nostro ruolo di amministratori, da queste ingiuste limitazioni del governo ammantate di federalismo, a meri contabili dei tagli e della crisi. Ancor più di vedere la città richiudersi in un’ attitudine di paura e mancanza di idee e iniziativa. Per questo vogliamo proporre un nuovo patto per la crescita, anche sulla base delle linee impostate con gli Stati Generali, cercando di attivare un meccanismo virtuoso di rilancio, coinvolgendo sia le aziende partecipate del Comune, sia il mondo delle imprese e del lavoro e le varie rappresentanze della comunità reggiana”.

“Per il bilancio 2011 e per i prossimi anni, nel ripercorrere le strategie di Europa 2020, stiamo quindi orientando le nostre scelte secondo tre linee di azione: crescita sostenibile, crescita intelligente e crescita inclusiva.

Con ‘crescita intelligente’ intendiamo lo sviluppo dell’economia della conoscenza collegato alle nostre competenze distintive ed eccellenze, in particolare l’educazione e Reggio Children, le energie rinnovabili, la meccatronica, come abbiamo indicato negli Stati generali e nel masterplan dell’Area Nord.

“Per questo obiettivo, in sintesi, indicheremo come priorità nel bilancio l’investimento sul Centro internazione dell’infanzia Malaguzzi, con il completamento del ciclo della scuola primaria, sul Tecnopolo, così come su piazzale Europa come piazza della conoscenza e arrivando ad approvare il Pru delle Reggiane. Simbolo di questa piazza della conoscenza su cui puntiamo, la nuova Fondazione Reggio Children come società di riferimento.

Per quanto riguarda la “crescita sostenibile”, vogliamo definire la possibilità di posizionare Reggio Emilia nell’economia verde ed ecologica, la green economy, anche grazie ad investimenti chiave di Iren e di Agac Infrastrutture, in un quadro complessivo in cui rientrano il Centro di Energie Rinnovabili, il Tmb, così come il rafforzamento del sistema di mobilità con la nuova società di trasporti che nascerà dalla fusione di Act e Atm”.

“Nel campo del welfare e cioè della ‘crescita inclusiva’, vogliamo arrivare a definire una nuova possibilità di imprenditoria sociale che riesca a dare risposte e servizi innovativi, incoraggiando a colmare un vuoto tra la risposta pubblica di servizi essenziali sempre più residuale per mancanza di trasferimenti statali e la crescente richiesta di welfare da parte di famiglie e persone in difficoltà”.

“Stiamo proponendo e costruendo questa pista di lavoro in varie sedi, politiche, sociali ed economiche, e siamo convinti che possa articolarsi e avere gambe solo in un patto per la crescita sostenibile, inclusiva e intelligente di Reggio. Un patto che veda tutti gli attori impegnati e motivati nel dare un futuro alla città, senza cedere alla tentazione di tirare a campare, tentazione comprensibile in questa situazione di crisi.

In un ruolo di governance, l’Amministrazione comunale di Reggio Emilia intende garantire gli investimenti essenziali e orientare gli investimenti privati in queste tre filiere, perché diventino i fattori di crescita della città. Nell’anno del 150° anniversario dell’Unità d’Italia vogliamo far nascere, dentro queste linee, 150 idee imprenditoriali innovative. Ci aspettiamo che la discussione sul bilancio delle prossime settimane possa dare contributi costruttivi da parte di tutti in questa direzione”.