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Invalidità civile, accordo tra Regione e Inps per la semplificazione e la riduzione dei tempi


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Un tavolo tecnico permanente per superare le criticità ancora esistenti e non farne ricadere le conseguenze su una fascia particolarmente fragile di cittadini. Il tema delle invalidità civili è stato al centro di un incontro tra l’assessorato regionale alle Politiche per la salute dell’Emilia Romagna e la direzione regionale dell’Inps presieduto dall’assessore regionale Carlo Lusenti e dal direttore regionale dell’Inps Giuseppe Greco.

Il tavolo affronterà in particolare il tema degli inviti alle visite da parte delle Ausl e quello delle domande presentate dai pazienti oncologici, con l’obiettivo di ridurre i tempi per il riconoscimento dei benefici e rispettare i tempi di attesa previsti dalla normativa (120 giorni dalla domanda alla conclusione dell’iter e 15 per la visita delle persone con malattie oncologiche).

E’ prevista, inoltre, la definizione di un documento di collaborazione tra Regione e Inps che individui nel dettaglio i tempi e i modi degli interventi e gli impegni assunti da ciascuna parte.

La semplificazione delle procedure

Sulla questione degli inviti a visita l’intervento è destinato a consentire l’accesso diretto da parte dell’Ausl ai dati dell’Inps.

Il secondo tema riguarda la possibilità di un dialogo costante e aggiornato tra gli uffici Ausl e Inps anche sui documenti dei verbali, che saranno realizzati in forma telematica.

La direzione regionale Inps ha assunto l’impegno, per quanto nelle proprie prerogative, di sollecitare la diffusione e la messa a punto della procedura che ha già superato le fasi di test all’Ausl di Modena.

La normativa in vigore e la situazione in Emilia-Romagna

Dall’1 gennaio 2010 sono entrate in vigore nuove disposizioni in materia di invalidità civile in base alle quali le domande per l’accertamento dell’invalidità civile, dell’handicap (ai sensi della L.104/92) e del collocamento lavorativo di persone con disabilità (L.68/99) devono essere presentate, per via telematica e attraverso i patronati e le associazioni di categoria, all’Inps e da questa all’Ausl dove viene effettuata la visita da parte della commissione medica.

I tempi di attesa medi regionali, dal momento della domanda a quello dell’erogazione del beneficio, pur essendosi significativamente ridotti, sono oggi pari a 153 giorni. L’obiettivo è arrivare ai 120 giorni massimi indicati dalla normativa.

Altro punto significativo riguarda un’attenzione particolare ai casi previsti dalla legge 80/2006 (patologie oncologiche) per i quali c’è l’impegno comune di mettere in campo ogni iniziativa per non superare, in nessun caso, i 15 giorni d’attesa previsti dalla legge.