Ci sono due scuole di pensiero che si scontrano a Modena sulla questione del ruolo della Polizia Municipale, quella di chi pensa che si tratti di lavoratori disagiati, per gli orari che fanno, e per quanto viene loro richiesto dopo questa riorganizzazione, e una scuola che ritiene che gli agenti di polizia municipale siano in realtà lavoratori atipici, con l’importante ruolo di contribuire alla sicurezza della città, e di questo compito fanno parte anche turni festivi o notturni, se richiesti per ottemperare al loro compito, e rispettando la legislazione vigente sui contratti di lavoro.Quello che è accaduto è che per decenni la polizia municipale modenese è stata ampiamente deresponsabilizzata, e considerata dalla sinistra come composta da impiegati comunali. Purtroppo o per fortuna non è così: nel controllo del territorio e nel contrasto alla piccola criminalità, il loro ruolo è di altra natura. C’è oggi, a fronte di questo atteggiamento, una disaffezione dei vigili rispetto al loro corpo di appartenenza; una disaffezione che a Sassuolo ad esempio, il comandante Faso, con la sua autorevolezza e l’assessore Menani, col suo spendersi in prima persona, sono riusciti ad eliminare.
Oggi quello che si chiede ai vigili modenesi non è nulla di eclatante, ma purtroppo è stato chiesto d’imperio, e d’autorità: il Comandante Chiari paga in parte colpe non sue, ma nel tempo in cui ha operato, insieme all’assessore competente, non è riuscito a restituire il dovuto orgoglio al Corpo, e ora la reazione è questa. Marino dovrebbe da questo punto di vista guardarsi alle spalle e al suo partito che in tanti anni ha creato questa situazione, addirittura smantellando servizi come il servizio di foto segnalazione della municipale.
Oggi invitiamo l’attuale comandante e l’assessore a lavorare sull’autorevolezza, e sulla credibilità: la città ha bisogno di sicurezza e questo passa anche attraverso l’uso corretto della polizia municipale, attraverso la capacità di spendersi in prima persona, mostrando per primi di credere in questo progetto. Altrimenti arriveranno altri referendum, altre vertenze sindacali improntate al muro contro muro, di cui la città non ha bisogno. Certamente se la sinistra avesse riconosciuto per tempo il problema sicurezza, e non avesse trascurato così a lungo i suoi vigili, lasciando loro credere che servivano solo a far multe, forse oggi la situazione non sarebbe quella che è sotto gli occhi di tutti.
(Avv.Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale PDL e Dott. Andrea Galli, Consigliere Comunale PDL)