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ATC, dichiarazione del Presidente Francesco Sutti

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Le dichiarazioni esagerate dei politici, si sa, in campagna elettorale sono pane quotidiano, e su queste sarebbe saggio sorvolare. Ma di fronte a illazioni e accuse lanciate dai politici locali del Pdl che oggi hanno parlato di Atc, rispondo, consapevole di aver lavorato – all’esatto contrario di quanto affermano – nell’interesse dell’azienda e dell’utenza.E’ superfluo qui riportare i risultati economici di questi cinque anni, quelli in termini di lotta agli sprechi e gli investimenti effettuati da ATC in nuovi e più moderni mezzi; l’ho già fatto diffusamente e pubblicamente tre giorni fa, sull’onda delle polemiche conseguenti all’adeguamento tariffario e non posso che ribadirne i contenuti.

Oggi, le contraddizioni di certi politici sono palesi ed evidenti: si criticano le capacità gestionali dei vertici di ATC e si eleva al tempo stesso a gioiello “una delle poche aziende con il bilancio in pareggio” (che tra l’altro ha fatto utili sempre re-investiti) al solo scopo di contestare un progetto di fusione societaria che, quella sì, contribuirebbe a “tagliare i costi della burocrazia” riducendo le sovrapposizioni e andando a concentrare le risorse sui servizi a vantaggio dei cittadini-utenti.

…Non certo i tagli del Governo, tali da affossare i bilanci e da richiedere quegli interventi tariffari che la Regione, la Provincia e il Comune hanno ritenuto opportuni e giusti, così come anche quelle forze sociali e organizzazioni sindacali che nel dicembre scorso hanno sottoscritto il Patto per il trasporto pubblico regionale per il triennio 2011-2013.

Sempre in argomento di conti aziendali, a chi ieri ha detto che l’aumento dei biglietti potrebbe nascondere “un buco occulto da coprire nel bilancio di Atc” rispondo che di buchi di bilancio non ce ne sono. I problemi si sono presentati a partire dal 2011 con la sottrazione secca di contributi pubblici per il trasporto locale: ad oggi, vengono a mancare complessivamente oltre 7 milioni di euro di risorse pubbliche per il trasporto locale nel bacino di Bologna.

Sul tema del Civis, da parte dell’attuale vertice di ATC, devo respingere in toto le affermazioni del Consigliere Bignami, invitandolo al tempo stesso a ricordare la genesi di quel progetto, i tempi in cui fu deciso e contrattualizzato quel sistema di trasporto e chi, nei banchi degli eletti, lo votò approvandolo. ATC, nel corso degli anni e dei diversi mandati amministrativi, ne ha gestito, come contrattualmente previsto, ogni aspetto. L’attuale gestione non ha mai omesso di evidenziare i difetti del mezzo e le inadempienze dell’associazione temporanea d’impresa che sta realizzando la progettazione e la realizzazione dell’infrastruttura, e ha trasmesso doverosamente alla ditta costruttrice ogni segnalazione proveniente anche dai propri filovieri.

ATC, quindi, ha operato nel pieno rispetto e nella consapevolezza dell’utilizzo corretto delle risorse pubbliche che ha a disposizione come stazione appaltante e, a proposito dell’inchiesta in corso, voglio sottolineare anche la massima e pronta collaborazione dimostrata dall’Azienda che presiedo verso la Procura sin dai primi momenti dell’indagine, partita nel 2008.

Chiusa la parentesi del fango, posso ad argomenti molto più interessanti per l’Azienda e per i cittadini, come quello dell’evasione tariffaria, ripreso oggi dal Commissario Cancellieri e presente anche negli atti e nei programmi di Regione e Provincia, a cui facevo riferimento poco sopra, che hanno accompagnato l’iter di approvazione della recente manovra tariffaria.

Era previsto, ed è già in atto in questi giorni, un potenziamento dei controlli a bordo, che nei prossimi giorni saranno ancor più efficaci e presenti grazie all’entrata in organico di 12 ulteriori verificatori di titoli di viaggio.

Voglio finire con un punto, forse l’unico oggi, che mi trova in piena identità di vedute con chi mi contesta: l’installazione dei tornelli. Essendo stata ATC, nel 2007, la prima azienda in Italia a presentare e a brevettare un prototipo di questi dispositivi, studiato per affrontare in modo concreto il problema dell’evasione, siamo molto lieti che la nostra attenzione sia largamente condivisa: chissà che dopo 4 lunghi anni durante i quali a Bologna non è stata possibile nemmeno una sperimentazione in linea per la mancanza delle necessarie autorizzazioni, non si riesca ad arrivare quanto meno a questo obiettivo minimo per testarne l’efficacia e la possibilità di installazione almeno su buona parte della flotta.

(Francesco Sutti, Presidente ATC SpA)