Home Modena Lo “Scholar-in-Training Award” alla ricercatrice modenese Jessika Bertacchini

Lo “Scholar-in-Training Award” alla ricercatrice modenese Jessika Bertacchini


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Una giovane ricercatrice modenese dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia invitata negli USA per presentare le sue ricerche sul cancro. E’ la frignanese Jessica Bertacchini che dal 24 al 27 febbraio, grazie al premio “Scholar –in-Training Award”, volerà a San Francisco (California) per partecipare ad una importante conferenza sui tumori.

Il prestigioso riconoscimento internazionale, messo a disposizione dalla AstraZeneca, viene assegnato dalla società americana di ricerca sul cancro (American Association for Cancer Research, AACR) che, si legge nella motivazione, ha “particolarmente apprezzato il suo lavoro, che ha ottenuto un elevato rating dagli organizzatori della Conferenza, dott. Lewis Cantley, Funda Meric- Bernstam, e David Sabatini”, ricercatori tra i più eminenti nel campo.

La dott.ssa Jessika Bertacchini, attualmente assegnista presso il laboratorio di Trasduzione del segnale, sotto la guida della prof. ssa Sandra Marmiroli, con la quale lavora da diversi anni, è solita alle collaborazioni internazionali. Infatti, ha già trascorso diversi periodi di formazione in prestigiose istituzioni straniere, quali la Harvard Medical School di Boston, grazie al programma mobilità dei giovani ricercatori co-finanziato dall’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.

“Il mio gruppo di ricerca – chiarisce la prof. ssa Sandra Marmiroli dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – si occupa da molti anni della protein chinasi Akt, un enzima in grado di regolare numerosi processi cellulari tra cui la sopravvivenza e la crescita cellulari. Recentemente, Akt è stata anche implicata nella regolazione della motilità cellulare e, quindi, della formazione delle metastasi, in particolare nel tumore alla mammella”.

Questo gruppo di attivi ricercatori ha identificato numerosi nuovi substrati di questa importante chinasi, tra cui la prelamina. “La prelamina – spiega la prof. ssa Sandra Marmiroli – è una proteina le cui mutazioni possono portare a patologie molto diverse tra di loro, le laminopatie, tra cui la progerie e la distrofia muscolare di Emery-Dreyfuss”.

Il lavoro che la dott.ssa Jessika Bertacchini è stata invitata a discutere al AACR meeting di San Francisco riguarda appunto la regolazione della prelamina da parte di Akt, e le implicazioni di questo evento in alcune patologie muscolari.

Jessika Bertacchini. Originaria di Pavullo nel Frignano ha trenta anni e risiede a Serramazzoni. Nel 2004 ha conseguito la laurea in Biotecnologie Farmaceutiche, presso l’Università degli studi di Modena, con tesi di laurea sperimentale su “Studio dei meccanismi molecolari dell’apoptosi indotta da TRAIL in cellule di osteosarcoma umano farmaco resistenti”, e successivamente (2008) il titolo di Dottore di Ricerca in Scienze Morfologiche umane e molecolari, presso l’Università di Bologna con tesi dal titolo: “Identificazione delle Lamine di tipo A come nuovi substrati nucleari di Akt”. Dal gennaio 2005 collabora col Dipartimento di Laboratori, Anatomia Patologica e Medicina legale dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Nel 2008 è stata “visiting student” presso il laboratorio del prof. Lance Liotta (Center for Applied Proteomics and Molecular Medicine,George Mason University ,Washington), dove ha utilizzato la tecnica Reverse Phase Protein Array (RPPA) per l’analisi del fosfoproteoma su campioni di Leucemia Mieloide Acuta, e nel 2009 “visiting scholar” presso il laboratorio del prof. Alex Toker (Dept. of Pathology, Beth Israel Deaconess Center, Boston), dove ha acquisito competenze di clonaggio in plasmidi virali per il silenziamento di proteine di interesse. Nel 2009 ha vinto una borsa di studio di durata triennale per la Scuola di Dottorato in Scienze Mediche e Chirurgiche, Scienze Biomediche all’Università di Bologna. I suoi interessi scientifici spaziano dalla identificazione di nuovi substrati nucleari della protein chinasi Akt e studio del loro ruolo nel differenziamento muscolare allo studio del ruolo fisiologico della fosforilazione mediata da Akt su Prelamina A/Lamina A su un modello di linee cellulari muscolari, alla analisi dell’interazione reciproca tra la proteina Clusterina e Akt, su line cellulari epiteliali di Prostata, alla analisi delle proteine fosforilate nel pathway PI3K/Akt in cellule di pazienti affetti da Leucemia Mieloide Acuta ed alla identificazione tramite Spettrometria di Massa, dei siti fosforilati da Akt sulla proteina nucleare Matrin 3. Ha già al suo attivo la partecipazione a numerosi congressi internazionali ed importanti pubblicazioni su rilevanti riviste scientifiche.