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Parco Appennino Tosco-Emiliano: Filippi porta le firme ‘No Parco’ al ministero dell’Ambiente


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“No ad una gestione inefficiente del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano. Un No avallato da oltre 500 firme, montanari che si sono recati spontaneamente negli uffici dei promotori dell’iniziativa, il perito agrario Giandomenico Borghi e l’ecoselettore, relativamente l’attività venatoria, Umberto Gianferrari e l’impresario Luciano Aldini, per manifestare il proprio dissenso nei confronti della dirigenza del Parco.” Ad affermarlo è Fabio Filippi, Consigliere regionale del Popolo della Libertà.

“Sono già trascorsi dieci anni – aggiunge Filippi – dall’inaugurazione del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano. I risultati sono deludenti. Scelte politiche mal digerite dai montanari, nessuna crescita, solo vincoli e nuovi balzelli burocratici.

Le promesse della Sinistra, non sono state mantenute: l’impegno delle istituzioni è stato scarso; lo sviluppo economico, collegato al turismo, non c’è stato; il sistema agricolo è stato penalizzato da nuove restrizioni. La qualità della vita dei montanari è peggiorata.

Il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano è oggi una macchina in panne. Le risorse disponibili servono, a mala pena, per coprire le retribuzioni della dirigenza e del personale.

Per non parlare della polemica, che da mesi tiene banco in Appennino, sul doppio incarico e sul triplo stipendio del Presidente del Parco, l’ex senatore Pd Fausto Giovanelli. Oltre a dirigere l’ente, Giovanelli, da alcuni mesi ha pure ripreso anche l’attività di insegnante, nel polo scolastico di Castelnovo né Monti. Due mansioni pubbliche e due salari.

A nulla sono valse le proteste dei cittadini, il Presidente non vuole rinunciare a nessuno dei due impegni.

La gestione di un istituto importante come il Parco nazionale non può essere part-time. A rimetterci sono i cittadini. L’attuale dirigenza non è più in grado di dare sufficienti garanzie.

Occorrono iniziative serie per rilanciare lo sviluppo del nostro territorio, incentivare il turismo, promuovere gli sport invernali e le iniziative culturali dell’Appennino, favorire la nascita di attività commerciali ed artigianali, programmare campagne informative e promozionali efficaci. C’è ancora molto da fare, riorganizzare una struttura ingessata, incapace di produrre progetti seri.”

Borghi, accompagnato da Gianferrari e Aldini, ha consegnato le 520 firme raccolte al Consigliere Filippi, il quale ha già conferito con il Capo di Gabinetto, Michele Corradino, del Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, è già stato fissato un incontro a Roma per la consegna delle firme e per affrontare un problema che non può più essere prorogato.