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Approvato il Bilancio di previsione 2011 del Comune di Spilamberto

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E’ stato approvato dal Consiglio Comunale di Spilamberto il Bilancio di previsione 2011. Il totale della spesa corrente è di 9.423.260 euro contro i 9.908.000 del 2010 (ovvero una diminuzione di 481.000 euro); la spesa per investimenti ammonta a 2.594.000 euro.

L’aspetto più significativo rispetto al 2010 è addebitabile alla manovra estiva del Governo che ha ridotto i trasferimenti ai Comuni. Per Spilamberto questa riduzione vale esattamente 236.000 euro nel 2011 e altri circa 150.000 euro nel 2012 e comporta per la prima volta da anni una riduzione del bilancio comunale nonostante l’aumento di popolazione, in particolare bambini e anziani.

“Non si può che sottolineare il quadro generale di incertezza che la crisi economica mondiale ha portato nel modenese- spiega Lamandini- le ore di cassa integrazione sono passate da 1.130.000 nel 2008 a 11.323.000 nel 2009, fino ad arrivare a 23.311.000 nel 2010. Il dato relativo alla mobilità tra il 2005 e il 2008 si è sempre attestato attorno ai 4.500-4.900 iscritti, mentre nel 2009 è salito a circa 8.000 e nel 2010 a 9.000 iscritti. Il doppio del dato strutturale 2005-2007. Per il nostro distretto lo stesso dato varia dai 537 del 2008, agli 852 del 2009, ai 1.004 del 2010”.

“Contemporaneamente- prosegue Lamandini- c’è un grosso problema sulle giovani generazioni e sul tasso di disoccupazione giovanile molto alto, un dato sottolineato anche dal Presidente Napolitano e dalla Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. La generazione dei cinquantenni-sessantenni di oggi deve riuscire a mettersi da parte per fare spazio ai giovani, che hanno il diritto di costruirsi il loro futuro. Farsi da parte significa attivare un canale comunicativo tra le generazioni, che possano confrontarsi su due temi fondamentali per la nostra società: il tema diritti-lavoro ed il tema energetico-ambientale”.

“Infine- dice ancora Lamandini- non va dimenticato anche il tema dell’immigrazione, che nella relazione di bilancio ho affrontato in modo approfondito attraverso l’analisi del VII rapporto del CNEL, sugli indici di integrazione degli immigrati in Italia e in particolare gli indici di inserimento sociale e occupazionale, oltre alla attrattività territoriale. In parallelo è fondamentale il Piano per l’integrazione nella sicurezza ‘Identità e Incontro’ del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 10 giugno 2010. In questi documenti si ritrovano spunti di riflessione importanti.

Soprattutto è importante che finalmente si sia deciso di passare da una impostazione solo emergenziale ed elettoralistica degli anni 1995-2008 (di fatto l’immigrazione era un problema di ordine pubblico di competenza esclusiva del Ministero dell’interno e delle Questure) ad una seconda fase di visione complessiva della questione, e forse sarebbe il caso che qualcuno anche nella nostra provincia si accorgesse di questo cambio di rotta”.

Tra gli investimenti per l’anno 2011 ricordiamo in particolare:

– Pubblicazione del bando per la selezione di un soggetto finanziatore e attuatore della nuova palestra del Primo Maggio (3.000.000 euro, operazione finanziata in parte con 1.000.000 euro in cassa ed il resto con il leasing);

– Avvio del cantiere della vecchia Coop per trasformarla nella nuova sede dell’ASL (opera finanziata con l’accordo 2005 Coop Estense ed ICEA);

– Avvio del cantiere del canile intercomunale (opera finanziata con risorse degli anni precedenti);

– Avvio del cantiere del primo stralcio delle opere di restauro e manutenzione del cimitero storico (220.000 euro, opera finanziata con risorse stanziate negli anni precedenti);

– Demolizione del muro con successivo rifacimento di recinzione tra il parco della Rocca Rangoni e via Savani (90.000 euro, opera finanziata con risorse stanziate negli anni precedenti e con un contributo regionale);

– Avvio del cantiere per la realizzazione della rotonda al semaforo dei Carabinieri (importo 230.000 euro opera realizzata con la Provincia, opera finanziata con risorse stanziate negli anni precedenti);

– Nel 2011 è prevista l’urbanizzazione delle aree PEEP della “Vanga” e di San Vito Ovest. (550. 000 euro);

– Completamento del restauro della chiesa di S. Maria degli Angeli. Nel 2006 si sono completati i lavori finanziati dalla Fondazione di Vignola e dalla Banca Popolare dell’Emilia Romagna. Nel 2007 è stata elaborata un’ipotesi di trasformazione di Santa Maria secondo l’idea “un museo nel museo” (l’ipotesi di spostare l’”Antiquarium” in Santa Maria). Per questa ipotesi è stato concordato un percorso condiviso con la Fondazione di Vignola, le Soprintendenze interessate, il gruppo locale degli archeologi e ACER. Il successo che sta avendo la mostra dei Longobardi dovrebbe aiutare ad accelerare il progetto.

Rifiuti- Tarsu e TIA

Nel 2011 si prevede un aumento del 10% della TARSU, motivato dalla messa a regime sia dell’isola ecologica sia dei cassonetti di differenziata in più. Nel 2009-2010 abbiamo posizionato 164 cassonetti in più per la raccolta differenziata e tolto 64 cassonetti della raccolta indifferenziata.

In alternativa stiamo studiando il passaggio a TIA, lo studio è in fase avanzata, potrebbe essere presentata al Consiglio a marzo e potrebbe ridurre gli aumenti attorno al 4%.

“Il quadro locale che ancora una volta esce – conclude il Sindaco Francesco Lamandini- è che Spilamberto è un Comune virtuoso e l’Unione Terre di Castelli pure.

Oltre a rispettare il patto di stabilità riesce a tenere decisamente più bassa della media regionale e provinciale l’addizionale comunale IRPEF, riesce ad essere sotto la media provinciale per la TARSU, riesce a dare tutte le risposte che un Comune delle nostre dimensioni deve dare ai propri cittadini. Questo non lo dico per avere una medaglia o il vostro applauso, lo dico per condividere la mia indignazione.

Il debito pubblico italiano al 2009 ammontava a 1.763 miliardi di euro pari al 116% del PIL (entrambi i dati sono in aumento sul 2010).

Di questo 116% il 3,2 era il debito dei Comuni, lo 0,6 era delle Province e il 2,8% era delle Regioni, mentre il restante 108,7% era in capo alle amministrazioni centrali (ovvero il 93,7% del debito pubblico). Ora vi sembra possibile che con questa ripartizione del debito lo stato centrale scarichi sugli enti locali una manovra finanziaria così iniqua (2,5 miliardi di euro sul biennio 2011-2012)? E’ possibile che a pagare siano sempre i Comuni? Soprattutto quelli virtuosi come Spilamberto?”.