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Crisi: in Emilia Romagna si consolidano i segnali di ripresa


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Si consolidano nel terzo trimestre i segnali di ripresa del sistema distrettuale emiliano romagnolo emersi gia’ nella prima parte dell’anno, con un’accelerazione dell’export del +10,1% rispetto al 4% registrato nella prima parte dell’anno. E’ quanto emerge dall’aggiornamento trimestrale del monitor dei distretti industriali dell’Emilia Romagna, elaborato dal Servizio Studi di Intesa Sanpaolo per Carisbo e Cariromagna. Dieci distretti sui 14 monitorati, 2 in piu’ rispetto al trimestre precedente, chiudono in territorio positivo. Il settore meccanico, trainato dal forte rimbalzo delle macchine per l’imballaggio di Bologna, registra risultati positivi nella maggior parte delle aree monitorate. Bene anche il sistema casa: il distretto delle piastrelle di Sassuolo chiude in territorio positivo per il 3� trimestre consecutivo. Nel sistema moda, continua a calare, anche se ad un ritmo inferiore rispetto alla prima parte dell’anno, la maglieria di Carpi, mentre registra tassi di crescita a due cifre l’abbigliamento di Rimini.

A mostrare l’incremento piu’ consistente e’ il distretto delle macchine per l’imballaggio di Bologna, secondo distretto della regione per volume di export, che fa registrare perfomance brillanti (+25,8%) grazie al buon andamento delle vendite sui principali sbocchi commerciali (Cina in primis). Mostrano variazioni a due cifre, in crescita rispetto al trimestre precedente anche i ciclomotori di Bologna (+20,5%), l’alimentare di Parma (+24,5%) e le macchine per il legno di Rimini (+38,3%). L’abbigliamento di Rimini chiude il trimestre con una consistente variazione positiva delle esportazioni (+23,5%), in rallentamento pero’ rispetto all’ottima perfomance registrata nel trimestre precedente.

Dinamica analoga per i mobili imbottiti di Forli’ (+16,6%) e per le calzature di Fusignano-Bagnacavallo (+7,3%). Da segnalare, inoltre, il segno positivo delle piastrelle di Sassuolo, il terzo consecutivo, in lieve attenuazione rispetto al periodo aprile-giugno 2010 (+8,6%). In aumento anche la food machinery di Parma (+6,1%) dopo il dato negativo del trimestre scorso. Chiude, debolmente positivo, anche il distretto delle macchine agricole di Modena e Reggio Emilia (+0,4%), evidenziando un peggioramento dell’evoluzione degli scambi. Si osserva invece una contrazione delle esportazioni nei distretti della maglieria e abbigliamento di Carpi (-13%), del biomedicale di Mirandola (-6,7%), delle macchine utensili di Piacenza (-1,3%) e delle calzature di San Mauro Pascoli (-0,1%). In tutti si registra pero’ un’attenuazione del calo rispetto alla prima parte dell’anno. Sebbene emergano segnali confortanti di recupero, permangono alcune criticita’.

L’analisi dei dati di cassa integrazione mostra un quadro ancora piuttosto difficile della situazione del mercato del lavoro nel sistema distrettuale emiliano romagnolo. Inoltre, la variazione tendenziale dell’export dei primi nove mesi del 2010 sul 2008, evidenzia il ritardo nel processo di recupero per la maggior parte dei distretti considerati. A mostrare il piu’ lento ritorno a valori pre-crisi sono le aree specializzate nel settore meccanico.