Situazione nuovamente tesa alla Bedini 1955 di Modena, azienda metalmeccanica 21 addetti che produce impianti Gpl, metano per autoveicoli. Dopo mesi di mobilitazione e l’accordo faticosamente raggiunto a settembre scorso con la Fiom/Cgil e la Rsu presso la sede provinciale, l’azienda – secondo Fiom/Cgil Modena – sta disattendendo a molti degli impegni sottoscritti.
Non viene rispettata la rotazione fra i dipendenti della Cigs aperta per 12 mesi per risanamento aziendale e salvaguardia dell’occupazione: l’80% dei dipendenti è a 0 ore da settembre 2010. E’stato trattenuto indebitamente ad alcuni lavoratori il quinto dello stipendio che dovrebbe essere accreditato a istituti finanziari, mettendo tra l’altro questi lavoratori in difficoltà poiché a causa di tale atteggiamento non hanno potuto ricevere l’anticipo della Cigs da parte delle banche. Da oltre un anno i contributi previdenziali integrativi trattenuti ai lavoratori non vengono versati regolarmente a Fondapi, così come le trattenute sindacali. La tredicesima di dicembre non è stata regolarmente pagata – continua Fiom/Cgil Modena – il pagamento delle retribuzioni ha forti ritardi e l’azienda ha già annunciato che non pagherà gennaio.
Problematica molto sentita dai lavoratori è anche la nuova elaborazionedelle busta paga, con errori negli importi, azzeramenti delle ferie e dei permessi. Rispetto all’accordo sindacale per il rateizzo delle spettanze dovute all’addetto commerciale ingiustamente licenziato ad aprile scorso, l’azienda è da mesi inadempiente.
Contrariamente agli impegni assunti a settembre, di garantire continuità produttiva e occupazionale nello stabilimento modenese – rincara Fiom/Cgil Modena – l’azienda in questi ultimi mesi sta smantellando uffici amministrativi e linee di produzione trasferendoli nello stabilimento dello stesso imprenditore a Pomezia. Dopo tanti mesi di mobilitazione e di speranza sul rispetto di accordi più volte disattesi e riconquistati ogni volta con pressioni sindacali, i lavoratori sono stanchi e non possono più accettare tali sopprusi.
Lavoratori e Rsu denunciano che l’affitto di ramo d’azienda della Bedini 1955 a seguito del concordato preventivo della Bedini Srl, sia solo un’operazione di facciata per svuotare lo stabilimento modenese e spostare tutta la produzione negli altri stabilimenti dell’imprenditore romano. La Fiom e la Rsu chiedono il rispetto dell’accordo sottoscritto in tutte le sue parti, ma in assenza di risposte sindacato e lavoratori saranno ancora una volta costretti ad iniziative di lotta.