Home Politica Filippi (PDL): Regione e scuola ignorano il Giorno del Ricordo

Filippi (PDL): Regione e scuola ignorano il Giorno del Ricordo


# ora in onda #
...............




Solo una settimana fa il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, l’On. Mariastella Gelmini, ha inviato una circolare a tutti gli istituti scolastici italiani, di ogni ordine e grado, chiedendo di “diffondere la conoscenza dei tragici eventi che costrinsero centinaia di migliaia di Italiani, abitanti dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, a lasciare i loro territori, spezzando secoli di permanenza continuativa nelle terre natie”.

Un documento che asseconda, a tutti gli effetti la legge del 30 Marzo 2004 che ha ufficialmente istituito il “Giorno del Ricordo”, da celebrare ogni anno il 10 Febbraio. Più di quindicimila furono i morti e circa trecentocinquantamila i profughi.

Da quanto ci risulta, almeno a Reggio Emilia la circolare Gelmini è stata ignorata. Fatto, grave, che non si è verificato in altre aree del Paese.

Reggio Emilia e buona parte dell’Emilia Romagna avrebbero optato per l’indifferenza, rifiutandosi, evidentemente, per scelta politica, di ricordare le vittime delle foibe e l’esodo a cui furono costretti trecentocinquantamila italiani istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra.

Non vorremmo che la collaborazione tra partigiani comunisti italiani e titini, sul dramma delle foibe e sull’esodo, abbia indotto l’amministrazione regionale a far scemare la cosa. Bologna e molte altre città emiliane, va ricordato, rifiutarono i profughi in arrivo dal Nordest.

Durante l’Assemblea legislativa dell’8 Febbraio la sinistra si è addirittura rifiutata di discutere in aula una mozione dell’opposizione sul “Giorno del Ricordo”.

Comportamenti inaccettabili, in questo modo si torna indietro di anni, il percorso verso la riconciliazione rischia di morire, la verità storica calpestata.

Il Governo ha, invece, intrapreso una campagna di sensibilizzazione su quei drammatici eventi, consapevole dell’importanza di “sensibilizzare le giovani generazioni e fornire loro gli strumenti per analizzare un periodo tragico della storia italiana ed Europea per poter ricordare ciò che è accaduto ed evitare il ripetersi di forme di violenza e razzismo”. Propositi che evidentemente Errani ha preferito ignorare.

Emblematico il caso di Castelnovo Monti, il preside del polo scolastico ha stabilito una settimana di celebrazione per ricordare i tanti ebrei costretti al martirio durante il secondo conflitto mondiale. Una serie di iniziative, anche onerose per lo studente, volte a ricordare la tragedia della Shoah. Un impegno copioso che non si è invece verificato per la ricorrenza degli accadimenti al confine italiano del Nordest nel secondo dopoguerra. Non un minuto per ricordare i tanti morti e i rifugiati nostri connazionali. Una mancanza, evidentemente, non casuale.

I tempi sono maturi, tanti cittadini italiani chiedono ancora giustizia.

(Fabio Filippi)