In piazza le donne che rivendicano la loro posizione nella società, contro il cosiddetto “Berlusconismo”: un’iniziativa ovviamente legittima, ma a mio parere che non centra il punto. Attenzione a ritenere la vita privata di un uomo, anche il più potente, come paradigma di un presunto declino della società e con esso della visione della donna in generale.
Al contrario, visto che si parla in questo periodo spesso di etica pubblica, se osserviamo il comportamento pubblico, e soprattutto politico, vediamo un gran numero di donne ai vertici della politica appartenenti al centrodestra, e al PDL in particolare. Vediamo le diverse ministre che rappresentano l’Italia nel loro ruolo, a livello nazionale, e poi vediamo qui a Modena, l’On. Bertolini, la coordinatrice provinciale del partito, e poi se entriamo nel dettaglio troviamo una Signora, imprenditrice e madre di famiglia scelta come candidata a Pavullo, proprio dal PDL, Fiorella Bernardoni, vediamo Olga Vecchi, da sempre e battagliera in consiglio comunale.
Insomma questo svilimento del ruolo della donna tanto sbandierato, poi non si traduce in un sistema di scelta delle candidature, se entriamo nel dettaglio. Se poi vogliamo soffermarci su singoli casi, allora temo che li troveremo in tanti partiti: se errori ci sono, vanno anche combattuti, ma non può essere una battaglia di genere, e neppure una battaglia di parte. Nel fare di questa manifestazione, inoltre, una manifestazione di parte appunto, temo si stiano insultando le tante donne del centro destra che quotidianamente fanno attività politica in maniera dignitosa nel PDL, che sono la stragrande maggioranza, direi praticamente la totalità.
(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)