Il Presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani, intervenendo ieri ad un convegno a Brescia sul federalismo, ha affermato: “Dobbiamo andare da quegli imprenditori e artigiani che votano Lega e che si trovano un provvedimento che gli farà pagare più tasse”.
Errani non si deve preoccupare: gli artigiani e gli imprenditori, anche quelli che votano Pd e Pdl, sanno bene che la nuova legge sul federalismo fiscale si pone l’obiettivo di ridurre gli sprechi e di utilizzare il prelievo fiscale là dove viene prodotto, anziché essere disperso in mille clientelismi ed in mille politiche di assistenzialismo, tanto care al centrosinistra.
Che la legge sul federalismo sia un “toccasana” per l’economia del nostro Paese e per coloro che lavorano e producono, lo sanno bene anche gli imprenditori e gli artigiani che finora hanno votato per i partiti della sinistra, ma che, seppur lentamente, si stanno sempre più stancando degli sprechi e dell’assistenzialismo prodotti dalle amministrazioni del centrosinistra.
In ogni caso, osservo che Errani, come tutta la sinistra radical-chic che governa l’Emilia-Romagna da quarant’anni, è sì di sinistra, ma guarda ai denari molto più che la destra. In materia di federalismo non parla mai agli operai, ma agli artigiani ed agli imprenditori, a quelli cioè che la sinistra ha sempre considerato “i padroni”. Poi si lamenta se la sinistra perde voti. Una sinistra senza ideali.
(Fabio Filippi, Consigliere regionale del Pdl)