In merito alla possibile candidatura del Commissario Cancellieri è giusto rispettare la sua riflessione ma più passa il tempo e più gli interrogativi aumentano. Nel caso si candidasse, come facciamo a sapere che quella scelta non fosse maturata già da molto tempo di concerto col governo Berlusconi?
Forse è per questo che a Bologna si è voluto un commissariamento così lungo da parte della destra, in modo da fare ambientare la dott.ssa Cancellieri in una funzione plenipotenziaria nella amministrazione comunale?
E ancora, se mai dovesse candidarsi con un progetto civico, che fine faranno gli esponenti della destra bolognese, dal Pdl alla Lega? Saranno ospitati nella sua lista o comunque ne garantiranno l’appoggio?
Infine, in omaggio alla trasparenza: chi finanzierà la sua campagna elettorale?
Com’è legittimo per lei riflettere è legittimo per altri dubitare.
(Cathy La Torre)