“E’ da tempo che qualcuno si è accorto della possibilità di infiltrazioni mafiose anche nel settore dell’autotrasporto, tanto che il sottoscritto è riuscito a far convocare un tavolo tecnico su questo tema addirittura agli inizi dello scorso mese di settembre”.
Il Vicesindaco di Sassuolo, con delega alla sicurezza, Gian Francesco Menani, interviene in questo modo sull’allarme lanciato in un articolo riportato oggi dalla stampa locale.
“A quel tavolo – prosegue Menani – a cui hanno partecipato le associazioni di autotrasporto, la Provincia di Modena, il Comune di Sassuolo, l’Ispettorato del Lavoro, tutte le Forze dell’Ordine, oltre all’Onorevole Alessandri e al Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Bartolomeo Giachino, è nata una linea da seguire per cercare di contrastare questo fenomeno, ribadita poi tre mesi dopo nel corso di un altro tavolo prettamente tecnico in cui ognuna delle parti in causa si è impegnata a fare la propria parte. Sassuolo – aggiunge il Vicesindaco – con la propria Polizia Municipale, ha già fatto due importanti interventi di controllo grazie alla piattaforma di controllo revisioni e sovraccarico in collaborazione con la Motorizzazione civile e l’ispettorato del Lavoro; non ci fermeremo certo qui anzi, intendiamo proseguire con ancora maggior attenzione sperando che anche gli altri facciano la loro parte. Già nel mese di Marzo mi attiverò per la convocazione di un terzo tavolo tecnico volto proprio a fare il punto su quanto fatto fino ad ora”.
Il Vicesindaco entra poi nel merito nel voler modificare il codice della strada nel punto in cui impone il pagamento immediato delle sanzioni.
“E’ parere di molti, non solo mio – afferma Menani – che quella norma debba rimanere in vigore. Prima della sua introduzione circa il 90% degli autotrasportatori oggetto di sanzione non la pagava. La nostra è una provincia dedita all’export, i tir che circolano sulle nostre strade sono prevalentemente stranieri: prima era praticamente impossibile riuscire a riscuotere la sanzione. Oggi, invece, l’autotrasportatore che vuole ritornare in patria, prima di partire deve pagare. Piuttosto, si parla di circa 900 aziende nel modenese che esercitano attività di autotrasporto pur non essendo titolate a farlo; mi chiedo: perché non le si cancella? Mi pare – conclude il Vicesindaco di Sassuolo con delega alla Sicurezza Gian Francesco Menani – che la voglia di intervenire sia tanta ma, come spesso accade, di interventi reali e concreti ce ne siano ancora troppo pochi”.