In merito all’ipotesi di una via Emilia bis, prospettata dall’Assessore comunale Daniele Sitta, le dichiarazioni dei Consiglieri provinciali del Popolo della Libertà, Matteo Malaguti e Luca Ghelfi.
“L’Assessore Sitta ha il cassetto pieno di piccole e grandi opere viarie promesse ed incompiute. E’ chiaro che non essendo ancora riuscito a realizzare nulla nemmeno di quanto già previsto, ha deciso di giocare la carta della fantasia, inventandosi, come in un grande monopoli, un nuovo faraonico progetto di via Emilia bis che rimarrà come tanti altri, nel libro dei sogni. Se è questa la risposta che Sitta da alle migliaia di pendolari che ogni giorno escono od entrano a Modena percorrendo la via Emilia, stiamo freschi. A Sitta ci permettiamo un consiglio: cerchi di chiudere prima delle fine della legislatura, almeno uno dei progetti viari, come il collegamento del casello A1 e la tangenziale, che attende da anni. Avrebbe almeno la soddisfazione di avere qualcosa in mano da presentare ai cittadini e non solo un foglio colorato con una striscia rossa sopra”- così Matteo Malaguti.
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“Il raddoppio della Via Emilia per una cifra di circa 20 milioni di euro stride abbastanza con la situazione economica attuale. Anche qui, in barba alla crisi si dice che si possono trovare i finanziatori, che c’è già un progetto al riguardo… come per la piscina (15, 20 milioni? Tutti finanziati? Solo alcuni? Boh!) tutto è piuttosto fumoso. E poi la coda dei progetti del “faraonico” Sitta comincia ad allungarsi. Abbiamo un’ex AMCM con torre annessa, futura POstdamer Platz in salsa modenese – ricordate?-, e poi ci sono le piazze, per ora archiviate, ma che di progettazione sono già costate un bel po’. Se poi torniamo indietro c’è la metropolitana, diventata poi leggera, tanto da sparire totalmente dai piani della città.Quando le acque sono difficili e torbide, c’è il parafulmini Sitta, che si lancia a testa bassa nel mucchio con i suoi progetti e attira su di sé l’attenzione della città, intanto che alle sue spalle però il partito litiga, si divide, discute. In ultimo, un’osservazione “green”: da sinistra si parla ogni giorno di sostenibilità, di energie alternative, eppure poi scendendo nei progetti concreti, di fronte ai problemi si costruiscono nuove strade, nuovi parcheggi, per incentivare il trasporto su ruota. Di corsie alternative per rendere competitivi i mezzi pubblici, invece non si parla mai, di un nuovo piano del trasporto pubblico, che svuoti un po’ le strade neppure. I costi ci sarebbero comunque, ma la prospettiva, sarebbe diversa” – così Luca GHelfi.