Bar, ristoranti, locali pubblici, ma anche attività commerciali: saranno oltre 8.000 le piccole e piccolissime imprese del commercio e turismo che in provincia di Modena beneficeranno di condizioni tariffarie agevolate per la diffusione di musica d’ambiente. “Un concreto passo in avanti per la categoria, grazie alla convenzione stipulata pochi giorni fa tra Confesercenti e SCF, il consorzio che in Italia rappresenta l’industria discografica nella gestione dei diritti connessi discografici – fa sapere Confesercenti Modena – L’accordo mette fine al vuoto normativo su diffusione della musica da parte degli operatori commerciali e diritti connessi al diritto d’autore che durava da diversi anni”.
La posizione di Confesercenti rispetto alla vicenda è stata sin dal principio all’insegna della chiarezza. Senza voler mettere in discussione il riconoscimento dei diritti connessi al diritto d’autore, previsti da una legge del 1941, l’Associazione ha sempre sostenuto che la mancanza di decreti attuativi delle legge stessa non ponesse il Consorzio SCF nelle condizioni di poter richiedere il pagamento del cosiddetto “equo compenso”che gli stessi decreti avrebbero dovuto determinare. La convenzione mette fine a tutto ciò definendo termini, condizioni applicative e procedure semplificate, per la determinazione e il conseguente riconoscimento dell’equo compenso in questione dovuto ad artisti e produttori discografici, per l’utilizzo in pubblico di musica registrata. Soprattutto, va a colmare finalmente un vuoto legislativo che rischiava di degenerare in un pericoloso contenzioso tra le imprese e SCF.
Confesercenti Modena esprime quindi piena soddisfazione per lo sviluppo positivo che ha avuto la vicenda. In particolare per il risultato raggiunto e per le condizioni favorevoli cui potranno beneficiare bar, ristoranti e attività commerciali. “Si interrompe in questo modo una lunga fase di rapporti conflittuali e si riducono significativamente gli oneri a carico delle imprese associate e non solo appartenenti ai settori interessati”. Nel dettaglio: dalle tariffe richieste fino all’anno passato che andavano ad esempio per i pubblici esercizi, da un minimo di 73,00€ fino ad un massimo di 515,00€, grazie all’accordo ora i costi per i gestori variano da un minimo di 18,00€ ad un massimo di 205,00€. Tariffe su cui oltretutto è previsto un ulteriore sconto del 15% per tutte le imprese associate a Confesercenti. “Utile precisare infine – sottolinea l’Associazione Imprenditoriale modenese – che la stipula dell’accordo sana anche tutto il contenzioso pregresso relativo agli anni che vanno che vanno dal 2007 al 2010 con un onere d’importo minimo per le imprese”.