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Provincia di Reggio Emilia: oltre 25 milioni di euro di investimenti per l’acqua

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Si è svolta venerdì 18 febbraio in Provincia l’assemblea dell’Autorità d’ambito territoriale (ex-Ato) alla presenza dell’assessore alla Pianificazione Mirko Tutino, e dei rappresentanti dei Comuni del territorio.

Sono stati confermati gli investimenti per il 2011, nell’ambito del sistema idrico integrato, per 25,7 milioni di euro: di fatto si tratterà di interventi per migliorare e ammodernare il sistema degli acquedotti e della depurazione. Per venire incontro alle fasce più deboli della popolazione si è infine deciso di destinare un fondo di complessivi 490 mila Euro, derivante dalla chiusura della liquidazione della vecchia agenzia ATO3, ai comuni aderenti all’ATO della provincia di Reggio Emilia, fondo che servirà a sostenere sul fronte delle utenze, attraverso i Comuni, le famiglie in difficoltà.

“Con l’attribuzione del fondo ai Comuni – dichiarano l’assessore alla Pianificazione Mirko Tutino e la presidente dell’Autorità Antonella Incerti – l’ATO e la Provincia decidono di sostenere i Comuni, pesantemente colpiti dalle scelte del Governo, nel rispondere alle difficoltà delle famiglie. Questi 490 mila Euro ora contribuiranno alla formazione di fondi che ciascun Comune potrà destinare alle famiglie in difficoltà nel pagamento delle utenze”.

“L’acqua è un bene prezioso – proseguono – e la sua qualità dipende in primis dall’efficienza di un sistema integrato di acquedotti e impianti di depurazione. Si tratta di vere e proprie infrastrutture che, come tali, necessitano di una manutenzione continua, affinché l’acqua che utilizziamo nella nostra vita quotidiana sia di qualità”.

Il mantenimento di questo elevato livello di investimenti risponde alle richieste provenienti dai cittadini e dalle imprese ed avrà delle ricadute positive sul territorio dal punto del sostegno all’economia, permettendo l’avvio di opere sparse su tutta la provincia e che in un periodo di crisi come quello attuale, visti anche i sempre più consistenti tagli dei trasferimenti agli enti locali, diventano altrimenti di sempre più difficile attuazione. Questo però comporterà dei sacrifici in termini di aumenti tariffari, infatti per il 2011 è stato approvato un aumento medio della tariffa del Sistema Idrico Integrato del 4,66%.

Sono stati, inoltre, approvati i prezziari proposti all’ATO dalle due aziende di gestione rifiuti, sui quali saranno determinate le tariffe da ogni comune.

“Nel ripartire i maggiori costi – dichiarano ancora Mirko Tutino ed Antonella Incerti – i Sindaci hanno ritenuto utile aumentare solamente i costi relativi allo smaltimento, favorendo quindi le realtà che più hanno investito per innovare i propri sistemi di raccolta allo scopo di aumentare la raccolta differenziata. E’ un primo importante passo verso una politica tariffaria che intende incentivare i comuni che attivano forme di raccolta più capillari ed efficienti dei rifiuti”.