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Milleproroghe. L’assessore Gazzolo: “Le modifiche sulla protezione civile vanno cancellate. Paralizzano il sistema delle emergenze”


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“Occorre cancellare dal maxiemendamento al Milleproroghe le norme sulla protezione civile e riportare la discussione su questo tema nell’ambito corretto: con le Regioni e nel pieno dibattito parlamentare”. Il testo del decreto mille proroghe, ora alla Camera, contiene – sottolinea l’assessore regionale alla Difesa del suolo e protezione civile Paola Gazzolo – “modifiche che, se approvate, paralizzerebbero il sistema nazionale e regionale della protezione civile, come rilevato già anche dal capo dipartimento della protezione civile nazionale Franco Gabrielli e da altre Regioni”.

In sintesi, il Milleproroghe azzera le risorse statali per le ordinanze post evento e obbliga le Regioni a pagare le catastrofi ambientali con tributi o accise regionali su benzina o gasolio anche in caso emergenza nazionale. “Così facendo – spiega Gazzolo – si chiede ai cittadini di pagare di tasca propria nel momento in cui sono più colpiti. Cosa accadrebbe se aumentassero adesso le addizionali o le accise in Veneto?”.

La modifica proposta dal Governo, inoltre, “complica e rallenta il sistema rendendo necessari il visto preventivo del Ministero dell’economia su ogni ordinanza urgente di protezione civile e il parere preventivo di legittimità della Corte dei Conti su tutti gli atti dei commissari delegati. Come sarà possibile – chiede Gazzolo – rispondere in tempi brevi alle emergenze? Nel nome di un finto federalismo si colpiscono tutte le Regioni, anche quelle più efficienti che non potranno più utilizzare nemmeno le economie disponibili, e si affossa il sistema solidale di intervento, creando iniquità tra i territori”.

L’assessore chiede, quindi, la cancellazione delle disposizioni sulla protezione civile e la convocazione della Commissione speciale per la protezione civile in sede di conferenza Stato-Regioni.