“Le lezioni di educazione stradale che da anni la Polizia municipale di Modena svolge nelle scuole, dalle materne alle superiori, non sono a rischio e non possono essere messe in discussione per almeno due ragioni. Da una parte, per il ruolo rilevante che hanno nella formazione dei giovani utenti della strada, un compito educativo riconosciuto da operatori scolastici e genitori; dall’altra perché esse vengono per lo più svolte nell’orario ordinario di servizio”.
Lo afferma l’assessore comunale alla Qualità urbana e sicurezza Antonino Marino sul tema sollevato dal sindacato Sulpm.
“Nessun criterio organizzativo limita o impedisce l’attività di educazione stradale nelle scuole – precisa l’assessore – poiché tale attività viene pianificata all’inizio dell’anno da un gruppo di lavoro a cui gli agenti aderiscono su base volontaria, impegnandosi a portare a termine l’impegno assunto e organizzandosi con un certo margine di autonomia. Lo scorso anno l’educazione stradale ha coinvolto quasi 250 classi, raggiungendo oltre 6 mila 500 studenti; anche quest’anno l’attività si sta svolgendo regolarmente: le scuole che hanno aderito sono state tutte contattate e in molte si è già concluso il primo giro di lezioni in aula. Entro la fine dell’anno scolastico, secondo le previsioni, si concluderà anche la seconda fase. Se in passato, infatti, per non gravare sulle attività istituzionali e per compensare l’impegno degli operatori, si era consolidata la tendenza a svolgere gli incontri nelle scuole in orario straordinario, oggi la tendenza è inversa. La Polizia municipale, anche grazie alle recenti nuove assunzioni, può far fronte all’impegno senza il ricorso agli straordinari e, pertanto, garantire le attività nelle scuole nonostante lo stato di agitazione”.