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Confesercenti Carpi: “Lo sfruttamento del lavoro nero è completamente estraneo al patrimonio culturale della nostra associazione”


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Confesercenti è da sempre schierata a favore della legalità e del rispetto delle regole ed è da sempre impegnata in uno sforzo di sensibilizzazione nei confronti dei propri associati e delle piccole imprese in generale, forte della convinzione che il rispetto delle regole sia l’elemento fondante di una libera e leale concorrenza tra imprese. Quando poi si parla di lavoro sommerso e di utilizzo di personale non in regola il fatto è ancora più grave perché viola i diritti dei lavoratori, in particolare di quelli più deboli e pertanto va contrastato senza riserve.

“Non si tratta solo di enunciazioni di principio – sostiene Massimiliano Siligardi, Direttore Sindacale di Confesercenti Carpi – bensì di uno sforzo reale e concreto contro l’abusivismo e l’illegalità che passa anche attraverso l’intensificazione degli incontri pubblici ed un’informazione puntuale e continua ai propri associati. Tutto ciò al fine di tenere alta l’attenzione e favorire una concreta riflessione, per sostenere gli imprenditori corretti e diffondere, per quanto è nella possibilità di un’associazione, la cultura della legalità sul lavoro”.

Fatte queste considerazioni, è evidente che le accuse di CGIL a carico delle Associazioni di categoria, apparse recentemente sulla stampa, di indifferenza se non addirittura di complicità sulla diffusione del lavoro irregolare nel settore dei pubblici esercizi, debbano essere respinte con fermezza. Così come l’accusa di aver ostacolato l’introduzione di norme speciali di contrasto al lavoro irregolare nel territorio carpigiano.

“Gli avvenimenti di questi giorni confermano che a Carpi i controlli vengono fatti e le violazioni riscontrate vengono sanzionate severamente, senza la necessità di norme speciali ad hoc, peraltro di dubbia legittimità. Possiamo senz’altro affermare che nel nostro territorio non vi è una proliferazione del lavoro irregolare, ma che più che altrove si sono create le condizioni per contrastarlo efficacemente”.

Infine si sottolinea l’attenzione dell’Associazione e delle imprese associate nei confronti del personale. “Nelle piccole imprese il capitale umano è un fattore fondamentale e si è fatto di tutto per salvaguardarlo anche in questi anni di crisi, consapevoli che privarsi di personale qualificato equivale ad impoverire il patrimonio aziendale. Ci piace ricordare che stiamo richiedendo a gran voce il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga, che sono stati determinanti per la tenuta occupazionale in questi ultimi anni; ricordare le politiche attive in tema di riqualificazione e aggiornamento professionale, le prestazioni di sostegno al reddito e di welfare integrativo erogate dagli enti bilaterali. Si tratta, evidentemente, di politiche di sostegno dell’occupazione, del reddito e dei diritti dei lavoratori, che testimoniano nei fatti come lo sfruttamento del lavoro nero sia completamente estraneo al patrimonio culturale di Confesercenti”.