Nella notte fra il 22 ed il 23 febbraio 2011, al pronto soccorso dell’Ospedale S. Orsola di Bologna si sabbero verificate “problematiche” provocate da una forte affluenza di pazienti che avrebbero fatto emergere le “criticità operative della nuova struttura”, in particolare la carenza di “posti letto per ricovero”.
E’ quanto afferma il consigliere regionale Alberto Vecchi (pdl) in un’interrogazione, in cui evidenzia che nella mattina del 23 febbraio, intorno alle 8, c’erano ancora 10-15 persone sistemate in barelle in attesa del ricovero, dopo una permanenza di diverse ore al pronto soccorso, e stigmatizza i “moltissimi disagi” subiti dai pazienti (“anche codici rossi e gialli”) tra cui persone anziane.
Vecchi chiede quindi alla Giunta regionale di verificare quanto accaduto in quella notte, quale giudizio esprima su questa vicenda, quali siano i motivi che hanno determinato tali disagi e difficoltà, se nella nuova struttura del pronto soccorso sia stato previsto un incremento dell’organico medico ed infermieristico e se corrisponda al vero che nella notte tra il 22 ed il 23 di febbraio molti pazienti, anche codici rossi e gialli e anziani, sono rimasti su una barella fino alla mattina.
Il consigliere vuole anche sapere se nel piano dell’Asl sia previsto il trasferimento di una parte importante della chirurgia d’urgenza, al momento ubicata nella parte opposta al pronto soccorso, nell’ambito di questa struttura costata 60 milioni di euro e se la Regione intenda intervenire affinchè le due strutture siano avvicinate, evitando così disagi di trasferimento agli utenti.