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Rabboni al Forum nazionale sulla nuova Pac


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Dare ai Consorzi di tutela la possibilità di programmare i rispettivi volumi produttivi in caso di crisi di mercato, per tutelare produzioni uniche e irripetibili. E’ la richiesta avanzata ieri a Roma, in occasione del forum nazionale su “La PAC verso il 2020” promosso dal Ministero delle politiche agricole, da Tiberio Rabboni, assessore all’agricoltura della Regione Emilia – Romagna e presidente di Arepo l’Associazione delle Regioni europee dei prodotti di origine, che riunisce 30 governi regionali per oltre 400 prodotti Dop, Igp e Stg.

Rabboni ha parlato in vista dell’ormai prossimo confronto sulle nuove regolamentazioni comunitarie in materia di qualità delle produzioni e sul latte, confronto che sarà destinato ad incidere su questioni di notevole rilevanza per l’intera PAC. “E’ necessario – ha detto – che anche l’Italia sostenga la richiesta di Arepo di emendare in questo senso il “pacchetto qualità” e quello “latte”. Al momento infatti la proposta, contenuta nel pacchetto legislativo europeo sul latte in vista della liberalizzazione della produzione e del superamento del meccanismo delle quote, di programmare la produzione in relazione alle richieste del mercato e garantire la necessaria remunerazione dei produttori è limitata solo al latte crudo”. “Si tratta di una limitazione incomprensibile – ha spiegato Rabboni – dal momento che in molte realtà italiane ed europee più del 70% del latte prodotto è destinato alla trasformazione casearia. In Emilia – Romagna, grazie alla produzione di Parmigiano Reggiano e di Grana Padano, questa percentuale supera largamente il 90%. Pertanto avanzo la proposta, e chiedo che il “sistema Paese” nel suo complesso la sostenga, di estendere il meccanismo di gestione delle crisi previsto per il latte alimentare anche alle produzioni trasformate e che il soggetto chiamato a governare le dinamiche dell’offerta che va sul mercato sia chiaramente individuato nei Consorzi dei produttori”.