Ho letto con attenzione quanto dichiara l’assessore Colombo sui tagli di bilancio. Ebbene sostenere che sarebbero un centinaio i posti negli asili, nelle scuole d’infanzia, nelle case protette che andrebbero tagliati, è solo terrorismo, ed è politica, più che buona amministrazione. Un bilancio che vede 12 milioni di euro di tagli su cifre in gioco di 210 milioni di spese correnti, è poco più del 5% di risorse in meno, che qualcuno mi dovrebbe spiegare perché dovrebbero essere tutte pagate in termini di servizi sociali.
Quando Berlusconi promise di togliere l’ICI , il sindaco apparve il giorno dopo sui giornali spiegando come quella cifra, tolta ai comuni era esattamente quello che serviva per sostenere la spesa sociale, che quindi sarebbe crollata. Terrorismo anche allora. L’ici non c’è, i servizi ci sono ancora, magari qualche spesa inutile nel frattempo è sparita.
Ci sono spese che sono state fatte male in passato, scarsa capacità di programmare a lungo termine: ci sono uffici del Comune da sempre in palazzi in affitto che costano milioni di euro. Eppure il Comune dispone di un grosso patrimonio immobiliare. Costruire nuovi uffici, sfruttando gli oneri derivanti da tante possibili lottizzazioni, ed evitare di spendere in affitti, ritrovandosi poi comunque un patrimonio immobiliare in più, questa poteva essere una manovra di largo respiro.
Attingere pesantemente agli oneri di urbanizzazione, per sostenere la spesa corrente del Comune, per non ristrutturare la spesa del welfare, anche questa è scelta di basso profilo. Non basta dire che si spendono il 54% delle risorse del comune per il welfare, bisognerebbe dire COME si spendono. Ad esempio: se ai bandi di gestione dei servizi si presenta una sola cooperativa, perché i criteri sono così stringenti da non consentire una vera concorrenza, e poi il servizio di fatto costa quasi come se ci fosse la gestione diretta, allora forse non si sta facendo del proprio meglio per tenere il servizio buono, contenendo le spese.
Infine nel libro dei beneficiari del Comune troviamo spese per più di 10 milioni di euro a fondo perduto. Siamo sicuri tutte assolutamente indispensabili? Anche su questo andrebbe data una risposta. Perché quando si elargiscono denari, poi bisognerebbe comprendere l’effetto sociale di essi. Si potrebbe così scoprire che centinaia di migliaia di euro escono, e il cittadino neanche li vede…
(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)