E’ stata una serata di festa popolare, di grande partecipazione collettiva, di sport ma soprattutto di valori legati allo sport quella di giovedì sera al palasport Paiporta di Soliera. La quinta tappa di Modena Sport in Tour è vissuta per due ore buone, a seguito delle quali ha preso poi il via la premiazione degli sportivi solieresi, sulle testimonianze di sei campioni che hanno raccontato a quasi cinquecento persone assiepate nella struttura polisportiva la loro vita, i successi, i trionfi, le sconfitte. Non erano stati scelti a caso, i sei testimoni presenti sul palco: come impone la trazione di Modena Sport in Tour, che ha superato ieri sera il giro di boa della seconda edizione che è già stata seguita nei teatri e nelle piazze del Modenese da oltre duemila sportivi (oltre alle migliaia davanti ai teleschermi), ognuno aveva una storia particolare da raccontare, una vita sportiva da prendere ad esempio.
La serata, organizzata da Ferrari&Maini con il patrocinio del Comune di Soliera e la collaborazione di sponsor propri della manifestazione, di quelli locali e degli enti di promozione sportiva, si è imperniata sull’aneddotica, ma anche sugli esempi concreti: Lo sono stati quelli di Maurizio Mussini, per due volte campione del mondo a squadre di bocce oltre a decine di allori individuali a livello nazionale ed internazionale; quello di Armandino Aguzzoli, figlio d’arte, centrocampista di talento che ha puntato a seguire le orme del papà, militando nel Modena, nella Samp di Ulivieri, nelle Nazionali giovanili, prima di diventare bandiera del Carpi in serie C1 ed oggi essere stimato allenatore da otto anni della Solierese. Indimenticabile domatore di classiche, trionfatore al Giro dell’84, recordman dell’ora, tre Roubaix e oltre 270 corse concluse da vincitore (il terzo di sempre dopo Merckx e Van Looy), un Mondiale vinto a due sfiorati per un paio di centimetri, Francesco Moser ha scatenato i tanti appassionati delle due ruote presenti a Soliera. Moser, un “aficionado” di Modena Sport in Tour avendo battezzato la prima tappa dell’edizione inaugurale a Pavullo nel 2009, ha catalizzato l’interesse grazie alla capacità di raccontare il suo mondo, quello del ciclismo degli Anni Settanta e Ottanta, molto diverso dall’attuale. A proposito di Campioni del Mondo, a Soliera fra i protagonisti del calcio primeggiava Antonio Cabrini, del quale si è già detto tutto in ogni salsa: Mundial a Spagna ’82, Sei Scudetti con la Juve, tutte le Coppe, ottanta presenze in Nazionale. Un grande del recente passato, con il quale è stata ripercorsa la finale del Bernabeu incollando allo schermo installato a Soliera i cinquecento spettatori presenti.
Ma chi ha rubato la scena è stata la coppia Bergodi-Gregucci. Amici fraterni, inseparabili nella vita come sul campo con la maglia della Lazio, gli attuali tecnici di Modena e Sassuolo hanno catalizzato la maggior parte dell’attenzione della serata, impegnando anche più tempo nel dialogo e nelle risposte. Un sorprendente Gregucci ha puntato il dito sulla crisi del calcio in Italia partendo dalla disamina del calcio di base, che sembra quasi sport d’elite, Bergodi più riflessivo ha raccontato dei suoi vissuti in Romania e dell’esperienza modenese: idealmente, i due si sono dati appuntamento fra venti giorni quando, appunto il 18 di marzo, andrà in scena al Braglia il derby Sassuolo – Modena.
Carrambata della serata, la telefonata a Dino Zoff, che ha ricordato i due suoi allievi ai tempi romani, sorpresona ulteriore la salita sul palco del mitico Stefano Casolari, immarcescibile segretario del Modena, che ha deliziato con le sue statistiche ed una improvvisata ma divertente “zirudela”. Uno spasso per chi c’era e per chi potrà vedere l’intera serata di Soliera sui canali del gruppo E’tv: questa sera alle 21 su Antenna 1 (digitale terrestre 635), domani sul satellite canale 891 piattaforma Sky alle 12 e sul Canale Sport di E’tv sempre domenica alle 15.30. La prossima tappa di Modena Sport in Tour, la sesta, è in programma al Teatro Dadà di Castelfranco Emilia il prossimo 30 marzo.