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Resoconto (2) Consiglio comunale carpigiano del 24/2


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Nel corso della seduta del Consiglio comunale di ieri, giovedì 24 febbraio, sono stati dibattuti gli indirizzi per la gestione del trasporto pubblico locale, alla presenza dell’amministratore unico di Agenzia per la Mobilità di Modena spa Maurizio Maletti. Tra le linee principali della manovra tariffaria formulata da aMo c’è l’aumento del biglietto di corsa semplice a 1,20 euro anche a Carpi dal primo marzo, nessun sovrapprezzo per l’acquisto del titolo di viaggio in vettura e tariffe invariate per gli abbonamenti mensili ed annuali.

“aMo ha lavorato su incarico degli enti locali, in applicazione del Patto siglato lo scorso dicembre dalla Regione assieme a Province e Comuni capoluogo, Anci, Upi, Agenzie locali per la mobilità, Società e imprese di trasporto pubblico, associazioni di categoria e sindacati, per far fronte ai tagli al trasporto pubblico Tra gli obiettivi principali di questo accordo, che avrà validità per il triennio 2011-2013, c’è il tentativo di arginare con fondi regionali, 50 milioni, gli effetti della Finanziaria che prevede 70 milioni di tagli al trasporto pubblico emiliano-romagnolo e compensare l’ancora non avvenuto stanziamento di risorse promesse dal Governo per il 2011 a parziale copertura dei fondi eliminati; crediamo siano poi necessarie – ha spiegato l’assessore Carmelo Alberto D’Addese – politiche nazionali mirate per salvaguardare i servizi di trasporto locale, in modo da continuare a garantire una risposta efficace alle esigenze di mobilità dei cittadini. Il sistema si alimenta con il 65% delle risorse provenienti dallo Stato e il 35% dalle tariffe: gli enti locali hanno confermato dal canto loro la contribuzione destinata al trasporto pubblico locale e il patto prevede inoltre che vengano perseguiti obiettivi di miglioramento del livello operativo e delle performance economico-finanziarie, incentivando anche processi di aggregazione”.

“E’stato necessario intervenire con una manovra tariffaria che prevede sul prezzo del biglietto di corsa semplice un aumento ad un euro e 20 centesimi, mentre non verranno toccati gli abbonamenti. Nel 2010 il servizio di trasporto pubblico modenese – ha dichiarato invece Maletti – ha prodotto oltre 13 milioni di chilometri di servizio, per oltre 12 milioni di viaggi. Pur in una situazione di criticità generale del settore, consapevoli che dovremo prevedere interventi di razionalizzazione, manteniamo per il 2011 l’obiettivo di confermare i 13 milioni di chilometri di servizio, con un calo di circa il 2% sull’anno passato e dunque in uno scenario non di crescita ma di contenimento”.

Molto articolato il dibattito seguito agli interventi di D’Addese e Maletti. Quest’ultimo ha provato a rispondere ad alcune domande rivolte dai consiglieri, riguardanti ad esempio la quantificazione dei tagli del Governo, la possibilità di acquistare biglietti magnetici per più viaggi, l’assenza dei controlli sui bus dopo le nove di mattina, la mancanza di biglietti validi per tutto il giorno, i dati sull’utilizzo di Arianna nel 2010: “in merito all’assenza dei controllori sui bus di Carpi segnalerò la cosa al gestore Atcm. Rispetto ai tagli del Governo l’assessore regionale Peri ci ha detto recentemente in una riunione – ha spiegato Maletti – che il fabbisogno minimo è di 82,5 milioni per il 2011, 86,3 per il 2010, 92,2 per il 2012. Di questi se andrà bene dal Governo ne arriveranno quest’anno 50-60, quindi c’è il concreto rischio di un pesante disavanzo. Negli ultimi incontri tra Governo e Regioni si è parlato di 1000-1100 milioni di finanziamenti per il trasporto pubblico, ma non ci sono criteri di riparto di queste risorse, e per il 2012 ci sono solo impegni generici e interventi da definire”.

Marco Bagnoli (Pd) si è detto molto preoccupato per i tagli di bilancio, ha ricordato come la domanda di mobilità dovrà cambiare in futuro sulla spinta della maggiore coscienza ambientalista dei cittadini e quindi le ripercussioni sui servizi pubblici saranno negative. “E’molto rilevante poi l’aumento del 20% dei biglietti”. Lorenzo Paluan (Lista Carpi a 5 stelle-Prc) ha manifestato dal canto suo grosse riserve sul Patto firmato con la Regione, e ricordato come Arianna costi 1,2 milioni e incassi 90 mila euro. “Il Comune versa 230mila euro ad Atcm per il servizio; ci metta anche i 18 mila derivanti dagli aumenti dei biglietti, costi che sarebbero scaricati sui cittadini, e visto che ne spende 4500 per i sondaggi sulla sicurezza e 12500 per il tg-bollettino di propaganda della Giunta sulla tv di Coop Estense…E aMo è solo un doppione per competenze dell’amministrazione provinciale”. Giliola Pivetti (capogruppo ApC) ha spiegato come il servizio di trasporto urbano sia percepito come poco efficiente e che non è il caso di omogeneizzare anche in questo caso le tariffe a livello regionale “con un marchingegno che consente di tirare avanti ma che non è un valore da perseguire sempre e comunque. Atcm offre poi un servizio di monopolio e ciò non fa del bene né oggi né domani”. Paolo Zironi (Pd) ha sottolineato le differenze di valutazione nel centro-destra tra centro e periferia su questo tema, spiegato che è difficile per l’ente locale arrivare a razionalizzare il servizio e salvaguardare quello che c’è se il pubblico non interviene. “Come è possibile sostenere così un servizio di trasporto senza aumentare le tariffe? Dovremmo tagliare quando invece questo andrebbe potenziato e innovato, per incrementare l’utenza, cosa possibile in primis se si aumenta la velocità di percorrenza dei mezzi”.

Molto critico verso gli indirizzi in discussione ieri sera in Consiglio comunale è stato il capogruppo del PdL Roberto Andreoli. “Purtroppo temo che la copertura dei tagli del Governo arriverà: dico così perché anche qui nessuno ha parlato della necessità di ridurre la spesa storica e aumentare l’efficienza del servizio di trasporto urbano. Così come nel caso della Biblioteca e di altri servizi si dimostra che si fanno scelte che poi non possiamo permetterci. A questo punto che si accolli il Comune il costo di Arianna e metta il biglietto gratis; vediamo se i carpigiani saliranno sui bus che ora girano vuoti…Potremmo cambiare poi la frequenza delle corse e metterle a chiamata. E poi ci chiedete anche in questa occasione di approvare tagli e aumenti ma non ci permettete di incidere veramente partecipando alle decisioni”.

Il Sindaco Enrico Campedelli è a questo punto intervenuto nel dibattito per spiegare come la Regione abbia fatto bene a porsi come punto di riferimento e ad aumentare le risorse proprie impiegate sul trasporto pubblico, contrattando con il Governo. “Non sarà però questa la prima né l’ultima volta che discuteremo di aumentare le tariffe dei servizi esistenti…” Cristian Rostovi (PdL) ha stigmatizzato il fatto che nonostante in Emilia-Romagna “si spenda di più che in Lombardia per il trasporto pubblico ci si lamenta anche di più” e ha detto che “è assolutamente inutile un aumento del 20% del biglietto visto il deficit di Carpi. Le innovazioni si fanno con le idee non con i soldi”. E se Euro Cattini (Lega nord) ha invece criticato Atcm per non essere in grado di incentivare gli utenti ad usare il bus e il suo capogruppo Argio Alboresi ha spiegato come “siamo vissuti finora al di sopra dei nostri mezzi” il capogruppo Pd Davide Dalle Ave ha esordito ricordando come “si tenda a dare le responsabilità ai Sindaci per allontanarle dal Governo. L’aumento del biglietto dipende dai mancati finanziamenti di Roma: l’ente locale può sempre meno investire e fare scelte, e sempre più solo tagliare e compensare le riduzioni di fondi. Ci vorrebbe una battaglia comune bipartisan per sostenere il trasporto pubblico locale, una delle priorità per il futuro della nostra comunità”. Luigi Lamma (Fli) ha infine definito “patetico” l’aumento di 20 centesimi del biglietto di Arianna. “Tanto vale farli girare gratis. E qui si punta a scaricare sul Governo la responsabilità”.

L’assessore Carmelo Alberto D’Addese ha replicato agli intervenuti illustrando alcuni dati: il costo per il servizio urbano di Arianna ad esempio, che è stato nel 2010 “di un milione e 24 mila euro, con 90 mila euro di introiti da vendita di biglietti e altrettanti da vendita di abbonamenti. Le convalide l’anno scorso sono state 180-190 mila, in aumento grazie all’espansione del servizio sulla Linea Gialla e ai maggiori controlli sui bus. Proprio il fatto che a Modena esista una sistema di bacino provinciale ci consente un maggiore equilibrio. I 18 mila euro in più per i biglietti andranno a confluire nelle risorse proprio del bacino, lo stesso che ci ha permesso nel 2009 quando eravamo in difficoltà di garantire il servizio. E la tariffazione unica regionale l’avete chiesto anche voi, per avere un biglietto unico regionale. L’obiettivo è quello di aumentare a Carpi la frequenza delle corse, passando da 30 a 15 minuti – ha concluso – mentre ricordo che il servizio a chiamata è valido solo se si è in presenza di utenza ‘debole’. I 20 centesimi in più non serviranno a coprire i debiti di Atcm o i costi di aMo ma a tenere in piedi il trasporto pubblico locale”.

Al termine del dibattito gli indirizzi per la gestione del trasporto pubblico locale sono stati approvati solamente dai rappresentanti del gruppo consiliare del Pd, contrari tutti gli altri gruppi presenti in aula.