Una linea di azione unitaria per salvare i posti di lavoro dello stabilimento imolese della Cnh. È quanto concordato questa mattina, presso l’assessorato alle Attività produttive della Regione Emilia-Romagna, tra Provincia di Bologna, Comune di Imola, i rappresentanti dei sindacati presenti in Cnh, Fim, Fiom, Uilm e Cisl.
Con l’ausilio di Aster, è stato presentato un progetto di reindustrializzazione dell’area presentato a Roma a dicembre, attraverso la produzione ed assemblaggio di veicoli elettrici e della relativa componentistica, e il concomitante avvio di un centro di ricerca funzionale alle produzioni, oggi presentato ed accolto dal tavolo regionale.
«Oggi confermo il pieno impegno della Regione Emilia-Romagna – ha sottolineato l’assessore regionale alle attività produttive Gian carlo Muzzarelli – a verificare il percorso per la reindustrializzazione, inclusa la necessaria formazione. In Emilia-Romagna ci sono imprese, tecnologia e ricerca. Per noi il progetto di reindustrializzazione è parte di una strategia più ampia, che vede nell’economia verde una fonte di occupazione qualificata e di beneficio per tutto il territorio.
Servono risposte da Roma e un tavolo nazionale Cnh. Oggi invieremo una lettera al Ministero per lo Sviluppo Economico, al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca». Tra le richieste: l’intervento e un ruolo deciso del Governo per tutelare i 200 lavoratori dello stabilimento Cnh (la continuità degli ammortizzatori e prospettive di lavoro); le risorse per finanziare il progetto di reindustrializzazione; il sostegno nel contributo della Fiat, che dovrebbe contribuire a risolvere la vertenza aperta.