Al “Centro servizi”, l’edificio in via di completamento che si trova a fianco dell’ospedale sant’Agostino Estense di Baggiovara, avranno probabilmente sede il Dipartimento di sanità pubblica del Servizio di Medicina legale, gli uffici del Servizio di Fisica sanitaria, Agefor (Agenzia formativa) e gli uffici dei Servizi di prevenzione e protezione aziendale e di sorveglianza sanitaria. Il trasferimento di tali funzioni permetterebbe all’Ausl di eliminare il costo dell’affitto dei locali, non di proprietà, che attualmente le ospitano.
Lo ha annunciato l’assessore alle Politiche sanitarie del Comune di Modena Francesca Maletti rispondendo alle interrogazioni dei consiglieri Federico Ricci, Sinistra per Modena, e Adolfo Morandi, Pdl sull’ipotizzato spostamento del Dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl nel nuovo edificio costruito di fianco all’ospedale civile di Baggiovara.
In particolare, Ricci ha chiesto come la Giunta intenda garantire “l’erogazione efficace ed efficiente dei servizi ed una presenza di prossimità per il Dipartimento, verificando eventualmente l’opportunità di mantenerlo nella sede attuale di via Finzi”. Per il consigliere, infatti, “è necessario garantire un facile accesso da parte dell’intera cittadinanza” e lo spostamento a fianco dell’ospedale di Baggiovara “non migliorerebbe lo stato dei servizi erogati presso l’attuale sede di via Finzi”.
Morandi si è invece concentrato sull’edificio a fianco dell’ospedale che, “destinato in gran parte all’Università, verrà invece utilizzato per altre attività”. In particolare, ha chiesto di riferire in Consiglio sul diverso impiego della struttura, “su quello che sta accadendo nella riorganizzazione dell’Ausl” e sull’opportunità si spostare servizi che oggi sono in città “in questa sede lontana e scomoda”. Spostamento “che rappresenta per molti aspetti un disagio per gli operatori e un disservizio per i cittadini”.
L’assessore ha spiegato che, “con lettera del 14 ottobre 2008, il rettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia ha comunicato all’Ausl di Modena che l’Ateneo non era più interessato ad utilizzare gli spazi destinati ad uso didattico all’interno del nuovo edificio. L’Ausl ha quindi rivalutato la destinazione d’uso di tutti i locali del ‘Centro servizi’ – ha aggiunto Maletti – con l’obiettivo di trasferirvi funzioni aziendali attualmente presenti in sedi non di proprietà”. La nuova collocazione “garantirebbe al personale e all’utenza la disponibilità di spazi idonei, in quanto realizzata tenendo conto delle nuove funzioni e attività che dovrà ospitare”, ha proseguito l’assessore. “Nell’edificio è prevista anche la presenza di un auditorium e di alcune aule dedicate alla formazione”. Maletti ha infine sottolineato che “la struttura è dotata di adeguata area di parcheggio ed è agevolmente raggiungibile con i mezzi di trasporto privati e anche con quelli pubblici che collegano l’area con Modena e con gli altri Comuni limitrofi”.
Nella replica, Ricci ha osservato che “l’aspetto economico è importante se non prioritario in una fase come questa in cui c’è necessità di ottimizzare il più possibile le risorse e anche il fatto che la sede del Dipartimento sia facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici è un fattore positivo. Nonostante ciò, per qualcuno sarà comunque un problema il fatto che la struttura sia così decentrata”, ha aggiunto. “Mi ritengo soddisfatto della risposta che ha permesso di chiarire i temi dell’interrogazione”.
Il consigliere Morandi ha definito “positiva la razionalizzazione delle spese”, ma “anche in questa occasione è evidente che gli obiettivi non sono stati raggiunti: è sfumato il progetto che voleva un collegamento dell’ospedale di Baggiovara con l’università”. Per Morandi è un “ripiego” quello di spostare nella struttura “funzioni che erano più utili in città. L’utilizzo da parte degli utenti e degli operatori sarà un problema, perché i percorsi dei mezzi pubblici possono durare fino a 75 minuti e perché il parcheggio, nonostante l’ampiezza, già adesso appare spesso insufficiente”.