«Abbiamo iniziato fase di confronto ascoltando le linee generali di un insieme di azioni possibili. Non è ancora un vero e proprio piano industriale. Però abbiamo registrato una disponibilità generale della proprietà per un confronto di merito che ora va misurato con concreta azione per realizzare un piano di rilancio vero della ricerca, di garanzie occupazionali per consolidare stabilimento produttivo di Medolla». Lo ha sottolineato l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli al termine dell’incontro, oggi pomeriggio a Roma presso il Ministero dello Sviluppo economico, tra la proprietà della Gambro Dasco di Mirandola e Medolla, Regione Emilia-Romagna ei sindacati e i rappresentanti degli enti locali modenesi.
«Va detto – ha aggiunto l’assessore Muzzarelli – che oggi sono state riconosciute le preoccupazioni del territorio modenese e quindi un atteggiamento più costruttivo è fondamentale per il confronto. Occorre molta responsabilità dell’impresa al fine di assicurare il futuro di un azienda strategica del distretto biomedicale modenese ma anche una azienda con importanti interconnessioni con il sistema sanitario del nostro Paese».
Un ulteriore appuntamento a Roma presso il Ministero dello Sviluppo economico è stato fissato per la giornata di mercoledì 16 marzo.
«Ora – ha evidenziato Muzzarelli – occorre fare sul serio ed ottenere una proposta concreta e completa di piano industriale, efficace e puntuale, che assicuri la riorganizzazione, il consolidamento e il rilancio dello stabilimento modenese della Gambro Dasco, sia per quanto riguarda la ricerca che per la produzione.
Anche durante l’incontro di oggi la Regione ha ribadito che l’andamento positivo del distretto biomedicale, nonostante il periodo di crisi economica, non giustifica propositi tanto radicali di taglio della produzione e della occupazione. «La multinazionale Gambro Dasco – ha concluso l’assessore regionale – ha ancora molte chance di sviluppo in Italia e credo che debba valutarle con tutta l’attenzione per l’azienda il lavoro ed il territorio».