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Indagine CST – Confesercenti: il turismo balneare in Emilia Romagna si conferma il principale punto di forza dell’offerta turistica


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Nell’ambito del convegno “TURISMO BALNEARE, EMILIA ROMAGNA E MARCHE: DUE REGIONI A CONFRONTO” organizzato in collaborazione dalle rispettive organizzazioni regionali di Confesercenti e svoltosi oggi presso la Rotonda a Mare di Senigallia, è stata presentata un’indagine elaborata dal Centro Studi Turistici che mette in evidenza alcuni dati significativi dell’andamento del turismo balneare in Emilia Romagna nel decennio 2000-2009.

Al convegno hanno partecipato tra gli altri l’Assessore al Turismo della Regione Emilia Romagna Maurizio Melucci, l’Assessore al Turismo della Regione Marche Serenella Moroder, il Presidente dell’ENIT Matteo Marzotto, il Presidente nazionale Asshotel Filippo Donati, il Presidente regionale Asshotel Claudio Della Pasqua, la Presidente regionale Assocamping Monica Saielli, e il Direttore regionale Confesercenti Emilia Romagna Stefano Bollettinari.

In particolare dall’indagine emerge una dinamica complessiva di aumento delle presenze nel decennio considerato del +3,5%, nel cui ambito si registra una crescita dei flussi dei turisti italiani del +8% e una flessione delle presenza degli stranieri del -9%.

Disaggregando il dato in relazione alle diverse strutture ricettive, nel decennio considerato rimangono stabili le presenze delle strutture alberghiere, mentre aumentano le presenze nelle strutture extralberghiere del 23%.

Per quel che riguarda la stima del trend del 2010, anno particolarmente difficile per il turismo italiano, gli arrivi sono aumentati del +0,6% e le presenze hanno subito una leggera flessione dell’1,7%.

Dalla stessa indagine si rileva come l’incidenza delle presenze alberghiere nelle località marine dell’Emilia Romagna sia stato dell’81,5% nel 2009, mentre le presenze di turisti stranieri abbiano inciso per il 21,2%.

Per quanto riguarda la consistenza delle strutture ricettive, la riviera dell’Emilia Romagna poteva contare al 2009 su 3.074 alberghi con 210.714 posti letto con una dimensione media per esercizio di 68,5 oltre a una rilevante consistenza di esercizi extralberghieri e campeggi.

“Questa indagine del CST evidenzia una buona tenuta delle presenze complessive del turismo balneare in Emilia Romagna nel decennio 2000-2009 – afferma Stefano Bollettinari, Direttore regionale della Confesercenti – ma la dinamica dei flussi dei turisti italiani è risultata più favorevole rispetto a quelli stranieri e rispetto ai quali occorre continuare ad investire sia con politiche regionali, che soprattutto con

una strategia turistica nazionale di promozione all’estero che in questi anni è mancata o è stata molto debole. Comunque il nostro obiettivo è quello di tenere sotto controllo e salvaguardare, oltre alle presenze, la redditività delle imprese turistiche che, in particolare nell’ultimo biennio, ha subito una contrazione significativa. Abbiamo di fronte una stagione 2011 che si preannuncia difficile e incerta e gli operatori si stanno preparando ad affrontarla con molto impegno e professionalità”.

“Il turismo balneare si conferma il principale punto di forza del turismo italiano e dell’Emilia Romagna – sostiene Claudio Della Pasqua, Presidente regionale Asshotel-Confesercenti – ma per affrontare la competizione di mercato in questa difficile fase economica occorre incrementare l’azione di ricerca di nuovi target e nuovi mercati agendo nel contempo sull’organizzazione ed innovazione dell’offerta, migliorando la cultura e la qualità dell’accoglienza e tutelando e valorizzando maggiormente il patrimonio ambientale e culturale”.