Home Maranello Segregate in casa perché vogliono vivere all’occidentale, dichiarazione dell’On. Bertolini (PDL)

Segregate in casa perché vogliono vivere all’occidentale, dichiarazione dell’On. Bertolini (PDL)


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In merito all’arresto del tunisino residente a Maranello, in provincia di Modena, accusato di avere segregato in casa le sue figlie solo perché volevano vivere all’occidentale, l’Onorevole Isabella Bertolini, Vicepresidente del Gruppo del Popolo della Libertà alla Camera e Coordinatore provinciale del partito, ha dichiarato:

“Il caso dell’operaio tunisino di Maranello che da almeno un anno avrebbe segregato in casa le proprie figlie per impedire loro di ‘vivere all’occidentale’ conferma la difficile situazione in cui si trovano tante donne straniere che vivono sul nostro territorio. Cìo è anche la conferma della preoccupante diffusione nelle comunità di stranieri, apparentemente integrate, di una ideologia radicale che non deve trovare posto nel nostro Paese. E’ giusto quindi che l’autore di questa violenza continuata sia stato arrestato e mi aspetto una pena esemplare. Persone come queste rappresentano una minaccia per tutta la società. Chi nega la libertà con la violenza disprezzando i principi fondamentali del nostro modo di vivere non merita di rimanere in Italia. Purtroppo, quello che è successo a Maranello è solo l’ultimo di una serie lunghissima di casi simbolo della mancata integrazione di tanti stranieri che vivono in modo formalmente regolare sul nostro territorio. Stranieri ai quali la sinistra sarebbe pronta a concedere immediatamente il diritto di voto e la cittadinanza italiana. Per noi invece non è accettabile che nel nostro Paese vi siano giovani donne che rischiano la vita e subiscono violenza solo perché desiderano essere libere. Dobbiamo fare di tutto per fronteggiare questa minaccia, e lavorare per liberare le donne islamiche dalla segregazione e dalla violenza alla quale sono condannate da persone che seguono dettami radicali incompatibili con i valori della nostra carta costituzionale”.