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Andrea Cerra è il giovane vincitore della VI Borsa di Studio intitolata a Franco Lombardini

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Per il sesto anno consecutivo, il Rotary Club di Reggio Emilia, con l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e la famiglia Lombardini onorano la memoria dell’imprenditore reggiano, a trentun anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 7 marzo 1980, con la consegna della VI Borsa di Studio “Franco Lombardini” riservata a studenti meritevoli, laureati in Ingegneria Meccatronica e iscritti al primo anno di Laurea Magistrale della Facoltà di Ingegneria di Reggio Emilia.

Proprio nel 2005 (anno del suo centenario) il Rotary Club di Reggio Emilia ha avuto l’idea di ricordare la figura di Franco Lombardini attraverso una iniziativa che coniugasse il ricordo della persona con il sostegno ai giovani e alla loro formazione.

“Da quella data, – ha sostenuto nel corso della serata il prof. Luigi Grasselli – Pro rettore della sede di Reggio Emilia – l’appuntamento si rinnova di anno in anno, sostenendo l’attività di numerosi giovani. Siamo particolarmente grati alla famiglia Lombardini, alla Signora Gianna Paglia, e ai figli Francesca, Adelmo ed Elena, per sostenere – con le loro generose donazioni – l’attività della nostra Università. Vorrei ricordare che il 7 marzo 2008 è stato inaugurato il Laboratorio “Franco Lombardini”di dinamica delle macchine, interamente donato dalla famiglia. Questo Laboratorio, oltre ad essere uno straordinario strumento quotidiano per studenti e ricercatori, ha consentito al Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria di partecipare con successo a numerosi Bandi, anche in ambito internazionale. Questo è certamente il miglior modo di ricordare la figura di Franco Lombardini, imprenditore che si è distinto nel corso della sua attività per innovazione e ricerca, nonché per il sostegno alla formazione delle giovani generazioni”.

La Borsa di studio”Franco Lombardini” 2011 è stata assegnata al giovane Andrea Cerra,

22 anni, fresco di laurea e dalla promettente carriera di studi. Il vincitore si è laureato nel dicembre scorso, con una tesi dal titolo “Applicazione di reti neurali per la diagnostica di supporti in motori direct drive”, riportando la votazione di 110 e lode, con un elevato voto di media pari a104,69 su 110.

A Davide Dallari, premiato lo scorso anno, è stata conferita la seconda tranche della borsa di studio intitolata a Franco Lombardini. Dallari, 24 anni, di Castelvetro (MO), attualmente iscritto al II anno del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Meccatronica a Reggio Emilia, nell’anno accademico trascorso ha ottenuto un brillante esito negli studi mantenendo i requisiti del Premio.

Entrambi gli studenti, impegnati in un soggiorno di studi in Svezia grazie ad un progetto Erasmus, hanno preso parte alla cerimonia tramite un collegamento in videoconferenza.

La signora Gianna Paglia Lombardini rivolgendosi ai giovani premiati ha sottolineato come “ciò che io e i miei figli abbiamo fatto e faremo è segno della concreta continuità del modo di essere di Franco che, come suo padre Adelmo e tutta la sua famiglia, ha sempre improntato il proprio agire a principi di rigore e serietà nel lavoro e nella vita quotidiana, indispensabili per ottenere risultati di indiscutibile valore”.

“L’attivazione di questi premi – ha affermato il prof. Eugenio Dragoni – Preside della Facoltà di Ingegneria di Reggio Emilia – volti ad incentivare il proseguimento degli studi di alta formazione per studenti particolarmente meritevoli, ha permesso a tanti giovani di inserirsi in breve tempo in attività professionali e di ricerca anche molto diversificate, chi ancora all’interno dell’ Università chi nel mondo dell’impresa.”.

Innovazione e trasferimento tecnologico, ovvero cervelli e idee che vanno da università ad imprese è stato il tema centrale della serata dal titolo “Creare opportunità per i nuovi talenti” che ha visto coinvolti tutti i vincitori delle edizioni precedenti del Premio “Franco Lombardini” a confronto con il Presidente dell’Associazione Industriali di Reggio Emilia, nonché presidente di Reggio Emilia Innovazione, Stefano Landi.

Particolarmente stimolante il confronto tra i giovani e il presidente Landi che ha invitato i ragazzi a continuare a fare esperienze di lavoro all’estero per confrontarsi con modalità di lavoro diverse e conservare la necessaria flessibilità per ricercare sempre nuovi stimoli. Nel sottolineare inoltre la necessità di valorizzare meglio i nostri talenti, il Presidente Stefano Landi ha affermato che: “dobbiamo puntare sulla meritocrazia per uscire da questa ‘mediocrazia’ in cui è finito il nostro Paese, il merito combatte le disuguaglianze, per questo è necessario investire sulla formazione e riscoprire la qualità dell’istruzione come chiave della promozione sociale”.