Agivano sempre in 5, intorno alle 4 di notte, armati di mazze, picconi e lunghi martelli e con il volto coperto da passamontagna.
Si avvicinavano ai caselli stradali presi di mira lasciando il loro furgone con targa bulgara in una strada extraurbana vicina all’autostrada e dopo aver fatto anche due chilometri a piedi tra i campi assaltavano le casse automatiche per il pagamento del pedaggio, distruggendo i macchinari e realizzando bottini da svariate migliaia di euro a colpo.
Questa la tattica della banda di romeni, 5 uomini di eta’ compresa tra i 27 e i 21, anni che e’ stata sgominata dalla Polstrada dell’Emilia Romagna che stamattina all’alba ha eseguito 5 arresti per furto aggravato e danneggiamento.
I 5 stranieri sono ritenuti responsabili di almeno 20 colpi, messi in atto da novembre 2010 ad oggi ai danni dei caselli autostradali di 4 regioni: Emilia Romagna, Lombardia, Veneto e Piemonte. Una serie di assalti che alla banda ha fruttato almeno 200 mila euro, mentre alla societa’ autostrade e’ costata danni per svariate centinaia di migliaia di euro.
Basti pensare che il colpo messo a segno a San Pietro in Casale, nel bolognese, ha causato al gestore della rete viaria danni per 400 mila euro. In Emilia Romagna i 5 hanno visitato le barriere di Modena Sud, Fidenza, Fiorenzuola.
Alle indagini, coordinate dalla Procura di Bologna, e che si sono avvalse principalmente dell’analisi dei tabulati telefonici, hanno collaborato anche la Polstrada di Milano e quella di Modena. Al momento sono al vaglio degli inquirenti le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza dei caselli. Nel corso di questi mesi qualche casellante che si e’ imbattutto nella banda e’ stato minacciato, ma nessuno e’ rimasto ferito.