Lega contro Pighi, il PD: “Un attacco che svilisce l’intera comunità”. Il sen. Giuliano Barbolini e l’on. Ivano Miglioli del Pd hanno scritto una lettera aperta al ministro dell’Interno Roberto Maroni.
Signor Ministro
Ricordiamo la sua reazione quando nel novembre scorso, durante la trasmissione “Vieni via con me” condotta da Fabio Fazio, lo scrittore Roberto Saviano denunciò il tentativo della ‘ndrangheta di mettere radici in Lombardia allacciando rapporti con il potere politico locale, quindi, in primis, con la Lega nord. Saviano partiva da un dato oggettivo, più precisamente da un’indagine della magistratura sui contatti avuti dal consigliere regionale leghista Angelo Ciocca con Pino Neri, presunto boss arrestato nell’ambito di un’inchiesta sulla ‘ndrangheta in Lombardia.
All’epoca Lei reagì con veemenza alla denuncia di Saviano, rivendicò l’impegno del governo e della Lega nella guerra alla mafia e pretese di controbattere in televisione, nella stessa trasmissione, alle dichiarazioni di Saviano. Il confronto fu civile, da una parte e dall’altra, e a entrambi fu data la possibilità di esporre le proprie tesi.
Ricordiamo quell’episodio in quanto la riteniamo osservatore particolarmente adatto a giudicare quanto accaduto in questi giorni a Modena: esponenti locali della Lega nord hanno gravemente offeso la figura del sindaco di Modena raffigurandolo pubblicamente, su manifesti e volantini, con i segni distintivi del boss mafioso, la coppola e il candelotto di dinamite. Tutto questo dopo aver insinuato, in un’interrogazione e con pubbliche dichiarazioni, gravi inadempienze dell’amministrazione nel bando di gara per i lavori dello stadio e aver chiesto le dimissioni di due assessori. E, conseguentemente, aver ricevuto una ferma, forte risposta di rigetto per accuse tanto gravi e pesanti quanto ingiustificate.
La vicenda avrà probabilmente degli strascichi giudiziari ma non è questo il tema che noi vorremmo sottoporle, bensì quello più generale della natura del confronto politico nel nostro Paese e del confine – che noi riteniamo insormontabile – tra dialettica democratica e aggressione personale.
Essendo Lei rappresentante di governo, e ai massimi livelli, può comprendere appieno quanto sia importante per una democrazia garantire il massimo di legittimità e autorevolezza alle Istituzioni, siano esse locali che nazionali. Tra i compiti della politica (forse dovremmo dire della “buona politica”, quella capace di costituire un riferimento e contribuire a formare cultura e senso comune ) c’è anche quello di fissare regole tali che il confronto tra le parti, al di là del merito e delle ideologie, si svolga in un clima di civiltà e di rispetto reciproco. Non si tratta di semplice bon ton né di inutili formalismi, ma di un elemento sostanziale, ineliminabile, per il buon funzionamento della democrazia. L’impressione è che, con il pretesto di semplificare i modi e i linguaggi propri della politica, rendendoli omogenei a quelli della vita quotidiana, si stia invece legittimando un comportamento che ricorda più il tifo da stadio che il confronto in un’assemblea di eletti. E l’eco che arriva ai cittadini, confuso com’è, alimenta fastidio, non certo partecipazione.
Noi siamo eredi di una civiltà che ha nella democrazia il suo asse portante. Ma la democrazia ha bisogno, per svilupparsi, di due elementi fondamentali: la razionalità degli argomenti e la responsabilità dei comportamenti. Se venisse a mancare anche uno solo di questi pilastri metteremmo a rischio non solo le istituzioni ma la stessa libertà dei cittadini. Per noi ne è un sintomo, preoccupante, anche l’atteggiamento, che in questi giorni da più parti si è avuto, di banalizzazione del gravissimo attacco al Sindaco di Modena, derubricandolo come semplice intemperanza o folklore dei “soliti leghisti” dai modi un po’ ruspanti. Senza rendersi conto che gesti e parole fanno la sostanza, e attaccare in quel modo un rappresentante delle istituzioni equivale ad attaccare, e svilire, una comunità intera.
Certi della sua attenzione, confidiamo nella possibilità di avere con Lei un confronto puntuale su questi temi in occasione della sua prossima venuta a Modena per la firma del Patto sulla sicurezza.
Distinti saluti
Sen. Giuliano Barbolini, On. Ivano Miglioli