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Religioni a confronto, il dialogo possibile: tavola rotonda domani in Regione


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Un imam (Yahia Pallavicini), un esponente della chiesa cattolica (monsignor Stefano Ottani), un pastore della chiesa evangelica metodista (Sergio Ribet), un rabbino (rav Alberto Sermoneta). Saranno loro i protagonisti della tavola rotonda “La convivenza concorde” in programma domani, giovedì 10 marzo alle 17, nella Sala polivalente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna (viale Aldo Moro 50), a cui interverranno l’assessore alle Politiche sociali Teresa Marzocchi e il consigliere regionale Luciano Vecchi.

L’appuntamento di domani rappresenta il momento conclusivo del ciclo di incontri “Confronti. Pluralismo religioso oggi: identità e confronti”, promosso dal Museo ebraico di Bologna in collaborazione con Cral Regione Emilia-Romagna. Introdurrà Franco Bonilauri, direttore del Museo.

Esponenti delle tre principali religioni monoteiste – rav Sermoneta, monsignor Ottani, il pastore Ribet e l’imam Abd al Adhim Yusuf Pisano – hanno illustrato negli incontri precedenti, invitando il pubblico nelle proprie sedi di culto, le diverse identità e tradizioni, in un’ottica di reciproco riconoscimento e rispetto. Domani si riuniranno tutti insieme (al posto di Abd al Adhim Yusuf Pisano ci sarà Yahia Pallavicini), con Teresa Marzocchi e Luciano Vecchi, per discutere sul filo conduttore (la convivenza concorde) che ha unito tutti gli incontri. “Questo ciclo – spiega Bonilauri – è stato organizzato nell’ottica che solo attraverso il dialogo si possa procedere verso un cammino di cooperazione e di intesa sui principi fondamentali dell’azione comune, là dove il pluralismo religioso è la convinzione che sia possibile comprendere le differenze dottrinarie tra le religioni e superare i conflitti interpretativi”.

“Il pluralismo religioso, dato ormai acquisito del nostro orizzonte sociale e culturale, invita tutti noi – istituzioni, cittadini, mondo della scuola e dell’associazionismo – a un confronto più serio e approfondito – sottolinea l’assessore Marzocchi – . Penso sia fondamentale superare luoghi comuni, ostacoli e false opinioni che vengono troppo spesso strumentalizzate, generando paure e chiusure. L’Emilia-Romagna è già una realtà multietnica, e come tale caratterizzata dalla presenza di religioni diverse: il nostro impegno, a partire dalle politiche regionali, è far sì che questa società non sia ‘escludente’, ma sappia realmente confrontarsi e mettersi in ascolto dell’altro, con le sue diverse identità religiose, etniche e culturali”.

“In un’Europa e un Mediterraneo attraversati da rivolgimenti epocali – afferma Luciano Vecchi – la scelta del dialogo, della convivenza e della condivisione è fondamentale. Le stesse identità sono in divenire. Promuovere il dialogo e la cooperazione tra religioni è una delle condizioni per costruire società inclusive e sicure e per garantire le libertà degli individui e delle comunità. Anche da tante esperienze positive già in atto nella nostra Regione occorre trarre la forza per promuovere un’etica del confronto e della responsabilità comune”.