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Modena: il “S.Faustino” celebra il 150° con il Tricolore di Napolitano


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C’è un po’ di Quirinale nella manifestazione pubblica che il centro sociale “S. Faustino” ha organizzato per il 17 marzo, 150° dell’Unità d’Italia: il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato infatti un Tricolore e una foto autografata, in risposta a Renzo Levratti, presidente del circolo, che gli scrisse un mese fa.

Giovedì quindi il centro celebra l’anniversario dell’unificazione esponendo gli omaggi del Capo dello Stato (che già in due occasioni aveva espresso plauso e apprezzamento per le iniziative europeiste del “S. Faustino”) e proponendo una conferenza, canti e balli del Risorgimento, infine intrattenimento con musiche d’oggi e uno spuntino.

Una festa aperta a tutti i cittadini, che inizierà alle 15 con la relazione del professor Vito Scaringella su unità, bandiera e solidarietà dalla Restaurazione ai giorni nostri, con un occhio particolare a Modena e ai suoi eroi e martiri; alle 16 lo storico gruppo cittadino Arivalapiva proporrà lo spettacolo Camicia rossa, selezione di brani risorgimentali e libertari cantati e suonati (con strumenti come ocarina, ottavino, piffero, piva) da Gino Pennica e Giovanni Tufano; alle 17 cambia la musica ma non il divertimento con il duo Renato Vernia-Giancarlo Boccolari (tastiere e fisarmonica) che eseguirà canzoni popolari. E, a chiusura del patriottico pomeriggio, merenda per tutti a base di gnocco, ciambella e vino.

L’intervento di Scaringella, già docente di storia e filosofia al “Tassoni”, ha per titolo Il valore della bandiera per l’Italia unita e solidale: «Abbiamo scelto questo tema – dice Leda Mussi, consigliere del Direttivo impegnata con altri soci nei preparativi – perché lega due cose molto sentite nel nostro circolo, come la solidarietà e il culto della bandiera».

Il “S. Faustino” in effetti è noto anche per la collezione di vessilli, esibita in occasioni importanti come quella del 17: le bandiere dei Paesi membri dell’Ue, avute in dono dal Parlamento europeo e tanto apprezzate dalle scolaresche, perché dopo la visita agli orti di via Leonardo Da Vinci gli alunni si esercitano in geografia sulla “magica” mappa costruita da alcuni volontari del centro – un gioco didattico dove il Paese selezionato s’illumina sul pannello se abbinato correttamente alla capitale o alla bandiera.

Nella foto Renzo Levratti e Leda Mussi