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Violenza domestica e di genere, il ruolo del medico di famiglia e del pediatra: domani a Modena giornata di formazione


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Sarà dedicata a un tema scottante e di grande attualità la giornata di formazione in programma sabato 12 marzo con inizio alle 8,40 all’auditorium Centro Famiglie di Nazareth, in via Formigina 319: “La violenza domestica e di genere nella pratica del medico di medicina generale e del pediatra di libera scelta”.

Questo è il titolo dell’appuntamento promosso dall’Azienda USL di Modena con gli obiettivi di aumentare la sensibilità di medici di famiglia e pediatri riguardo al riconoscimento delle situazioni di violenza domestica, di favorire la capacità di “accoglienza” e il consolidamento del rapporto di fiducia con le vittime, di migliorare la capacità dei sanitari addetti all’assistenza di base, di diagnosticare la violenza domestica nel rispetto delle componenti medico-legali-giudiziarie e psico-sociali. Al centro del convegno anche la diffusione della conoscenza della rete di assistenza, al fine di garantire un’ appropriata presa in carico della situazione, oltre al ruolo della pratica medica nel processo di ricostituzione dell’integrità psico-fisico-sociale della donna vittima di violenza e di quella dei minori coinvolti.

La violenza alle donne sta raggiungendo proporzioni rilevanti nella nostra società: una ricerca dell’Istat del 2006 evidenzia come nel nostro paese il fenomeno riguardi una donna su tre, mentre le sue conseguenze rappresentano la più frequente causa di lesioni fisiche e di morte tra le donne di età compresa tra i 15 e i 44 anni. In base a un primo monitoraggio, il trend che si è manifestato dal 2008 nei Pronto soccorso USL della provincia di Modena – con esclusione di quello del Policlinico dunque – ha visto un accesso annuo di circa 800 donne “per opera di terzi” (798 nel 2008, 769 nel 2009). A Baggiovara, in particolare, nel 2008 si sono rivolte al Pronto Soccorso 126 donne, numero che è salito a 169 nel 2009. Numerosi sono anche i minori che assistono alle violenze.

I medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta rivestono un ruolo molto importante nel diagnosticare e nel trattare precocemente le persone vittime di violenza domestica: sono medici che lavorano con e per la famiglia, la loro presenza è capillare sul territorio, i loro ambulatori sono facilmente accessibili e sono frequentati da pazienti che hanno costruito con loro un solido rapporto di fiducia. Questi medici dunque possono svolgere un ruolo essenziale nel riconoscere segni e indicatori, aiutando le persone che ne hanno bisogno a intraprendere opportuni percorsi di aiuto.