“Per il Pd maranellese è indegno e anti istituzionale anche il Pd modenese e sassolese?”. Questa è la domanda che Barbolini Luca, Zannoni Emilio, Vandelli Paola, Guadagno Cristian e Carlo Campana della lista civica “Per Maranello” si pongono dopo che, con toni offensivi e arroganti, il capogruppo Pd Giovanelli – scrive il Consigliere Barbolini in una nota – ha bollato come indegno e anti istituzionale l’abbandono delle opposizioni maranellesi dell’aula consiliare per protesta contro le modifiche al regolamento del consiglio Comunale approvate a maggioranza da Pd e Idv.
Peraltro, se si entra nel merito delle motivazioni, che hanno spinto i colleghi modenesi e sassolesi di partito di Giovanelli ad abbandonare l’aula consiliare – evidenziano gli esponenti della lista civica – sembrano molto meno rilevanti e giustificabili politicamente rispetto a quelle che hanno mosso le opposizioni maranellesi: il Pd sassolese ha lasciato il consiglio Comunale a seguito della decisione presa a maggioranza di rimandare un odg, mentre i compagni modenesi di Giovanelli se ne sono andati in polemica contro un consigliere dell’opposizione.
Il Pd maranellese si è assunto, invece, la responsabilità – sottolinea la lista civica – di cambiare a suo favore le regole di svolgimento del consiglio comunale per avvantaggiarsi politicamente in vista delle prossime elezioni, in barba a quella prassi democratica che porta maggioranza e opposizione a condividere almeno le regole, soprattutto se è in atto la legislatura. Il colpo di mano operato dal Pd è, per di più, avvenuto in assenza delle tutele garantite dal segretario generale del comune, figura vacante a Maranello dal primo di febbraio.
Non è allora soltanto ipocrisia – si chiede la lista civica – quella del capogruppo Pd Giovanelli che accusa le opposizioni maranellesi di comportamenti già praticati dalla sua parte politica anche nel modenese?
Poco coerenti politicamente – continuano gli esponenti della lista civica – appaiono i rappresentanti del Pd maranellese, che non perdono occasione, anche in consiglio Comunale, di accusare gli avversari politici nazionali di fare leggi ad personam, quando poi, a livello locale, sono i primi a farsi delle regole su misura.
Sono altrettanto inaccettabili lezioni su come deve essere svolto il ruolo di consigliere comunale da parte del gruppo consigliare Pd, che mai presenta interrogazioni e interpellanze all’Amministrazione Comunale, oramai l’unico strumento per portare all’attenzione del consiglio comunale i problemi dei cittadini, se si esclude quella rivolta del capogruppo Pd Giovanelli contro un consigliere di opposizione.
Oggi che le regole del consiglio Comunale – conclude la lista civica – sono imposte dal Pd maranellese, acquistano legittimità politica anche forme di protesta democratica, come può essere l’abbandono dell’aula consiliare; se non fosse così, il consiglio comunale di Maranello si trasformerebbe in una vera e propria caserma.