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Carpi, resoconto (3) del Consiglio comunale del 10 marzo


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Il Consiglio comunale di Carpi di giovedì 10 marzo ha approvato numerose delibere. In primis la Convenzione tra i Comuni delle Terre d’Argine per le materie trasferite all’ente e inerenti il Suap, lo Sportello unico attività produttive. L’assessore all’Economia Simone Morelli ha spiegato come in questo modo si arrivi ad adeguare una materia già in carico in passato all’associazione di Comuni, mentre lo Sportello unico per l’edilizia, non interessato da questa Convenzione, rimarrà in capo ai singoli centri. Sul territorio – ha chiarito invece il Direttore Generale dell’Unione Giordano Corradini – rimarranno i riferimenti per l’utenza e i tecnici; le pratiche dai singoli Comuni affluiranno all’Ufficio centrale di Carpi, che gestirà i rapporti con AUsl, Arpa, Vigili del fuoco e i settori Edilizia privata dei singoli centri. In futuro si arriverà ad un percorso telematico che eliminerà anche i ‘giri cartacei’. La Convenzione è stata approvata dal Pd, con il no degli altri gruppi presenti in aula, ad eccezione di Lorenzo Paluan (Lista Carpi a 5 Stelle-Prc) che si è astenuto.

Il Consiglio ha poi approvato la Variante normativa e cartografica del Piano insediamenti produttivi della zona Autotrasportatori e magazzini di Fossoli, già adottata dal civico consesso nel settembre del 2010 e che consentirà di insediare qui la nuova sede della Fonderia Lamiz, visto che viene data la possibilità di innalzare edifici di più di 12 metri, eliminando l’altezza massima come in altre aree produttive della città. Oltre a ciò questa variante prevede lo spostamento di una cabina elettrica, l’adeguamento di parcheggi e accessi ai lotti industriali, lo spostamento di una pista ciclabile. La delibera è stata votata da Pd, Lega nord e ApC, con il no di PdL e Luca Lamma di Fli e l’astensione di Paluan.

Il Consiglio ha poi discusso la presa d’atto della determinazione rilasciata dalla Provincia di Modena relativa alla realizzazione e all’esercizio dell’impianto fotovoltaico Carpi-Fossoli I, con la relativa ratifica della variante al Prg vigente. Si tratta di un impianto da 1,08 Mw e due ettari e mezzo di estensione territoriale che verrà realizzato da una società del gruppo Terna. Roberto Andreoli (capogruppo del PdL) ha spiegato come a suo parere quella in discussione fosse una delibera nulla, visto che è la Conferenza dei servizi che decide se costruire o no. “E poi bisogna chiarire se l’impianto è di pubblica utilità o no: nel primo caso si può concedere un collegamento con la centrale di Terna più diretto, altrimenti si va a ledere la proprietà dei confinanti. L’ideale sarebbe trovare una via tangenziale condivisa con i vicini. Spero che questo voto non ci crei problemi in futuro, ho molti dubbi di legittimità”. Anche Lorenzo Paluan ha avanzato critiche alla delibera, “ininfluente; e poi questo modo di realizzare impianti fotovoltaici è la maniera peggiore di energia alternativa, che non tiene peraltro conto delle modifiche approntate al Regolamento edilizio in materia”. L’assessore all’Urbanistica Simone Tosi ha spiegato che la delibera doveva passare dal Consiglio perché si andavano ad approvare anche varianti al Prg. “Ne faremo poche di discussioni sui temi dell’energia rinnovabile visto il decreto del Governo appena emesso…Credo comunque utile un approfondimento sui temi sollevati da Andreoli”. La delibera è stata alfine votata da Pd, PdL e Luca Lamma, astenuta la Lega nord, contrari ApC e Paluan.

Tra i temi in discussione giovedì scorso anche lo schema di convenzione sul comparto H della Zona sportiva ovest, riguardante il cinema multisala e il suo ampliamento, con costituzione di un diritto di superficie trentennale. Il Ptcp provinciale prevede che il cinema si possa ampliare fino ad un massimo di 1200 posti mentre il Comune dall’alienazione dell’area che servirà all’ampliamento di sale e parcheggio percepirà circa 223 mila euro in totale. Roberto Andreoli ha sottolineato aprendo il dibattito che nella Zona sportiva ovest c’è poco sport e molto spazio vuoto: “manca un progetto complessivo per questa zona e sottolineo che la proprietà ha fatto questa richiesta al Comune il 27 gennaio 2011 e già si passa in Consiglio”. Lorenzo Paluan ha definito questa delibera un “calcio negli stinchi dei gestori delle sale cinematografiche del centro storico, esempio di come l’amministrazione comunale persegua un modello di sviluppo basato sull’uso dell’auto, sulla costruzione di centri commerciali e in concorrenza con i centri storici”. Il capogruppo del Pd Davide Dalle Ave dal canto suo ha spiegato come questa richiesta valorizzi un’attività già esistente e l’assessore Tosi invece che il 27 gennaio 2011 la proprietà ha manifestato il suo interesse per l’acquisto del mappale catastale in discussione. La delibera è stata approvata da tutti i gruppi presenti in aula ad esclusione di Paluan, che ha votato contro.

Il Consiglio infine ha approvato la Variante del Piano particolareggiato d’iniziativa privata della zona di trasformazione insediativa urbana di tipo B in via Due Ponti. “Si tratta di una Variante ad un Piano approvato alla fine del 2006 – ha detto Tosi – che porta ad una diminuzione del numero degli alloggi che qui possono venire edificati, da 99 a 77, e che saranno di minore altezza, di maggiore qualità e dimensione e dotati di maggiori accorgimenti per il risparmio energetico. La superficie edificata scenderà da 5560 a 5320 metri quadrati. Aumenterà anche lo spazio verde, tenendo conto della presenza di un filare di querce tutelate dalla Regione”. Roberto Andreoli ha spiegato come fosse “una scemenza” non potere abbattere una farnia per poter arrivare a collegare la viabilità dei comparti B 20 e B 21 affiancati. “Ha vinto Vasco Errani e la sua legge di tutela mentre questo piano è fortemente peggiorativo e da rigettare: pensiamo solo alle almeno cento macchine in più che si immetteranno su via Due Ponti scaricandosi su una strada già trafficata. Nessuno poi ci dice nulla, tra Sindaco e due assessori presenti, sul sottopasso carrabile di via Due Ponti…”. E se la consigliera Pd Maria Grazia Lugli si è detta contenta per il fatto che nessun albero debba venire abbattuto ma ha ribadito che il traffico non deve poter accedere in questo piccolo quartiere che nascerà il collega di gruppo Paolo Zironi invece ha spiegato come a suo parere con questa variante si arriverà ad una migliore articolazione viabilistica nella zona, più armonica e funzionale. Lorenzo Paluan ha criticato le affermazioni di Andreoli ma anche le caratteristiche della variante in discussione, “che non diminuisce percentualmente il consumo del territorio mentre il Parco Lama ha creato valore aggiunto e darà vita ad alloggi esclusivi mentre il diritto alla casa non è garantito”. L’assessore Tosi in sede di replica ha ribadito che il quartiere “avrà meno problemi di traffico e lo stesso spostamento della pista ciclabile previsto dalla variante aiuterà a fare ciò. Questo provvedimento che andremo a votare però non implica la costruzione del sottopasso carrabile in via Due Ponti, che per me resterà molto difficile da realizzare”. La delibera è stata alfine approvata dal solo gruppo Pd, contrari tutti gli altri gruppi presenti in aula.