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Resoconto Consiglio comunale sassolese del 15 Marzo

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Il Consiglio comunale riunito ieri sera, ha approvato l’atto di indirizzo per la costituzione dell’Unione dei Comuni del distretto ceramico. Da sottolineare che, per celebrare il 150esimo anniversario dell’unità d’Italia, la seduta di consiglio è cominciata con l’inno nazionale.

La seduta si è aperta con l’interrogazione di Giulia Pigoni dedicata agli orari di apertura della biblioteca comunale. Il Comune, ha detto la Pigoni, ha fra le sue prerogative quella di garantire il più ampio accesso dei cittadini alla cultura e alla conoscenza e le biblioteche per questo motivo sono portate ad offrire le più ampie possibilità di accesso. In commissione cultura l’assessore Cuoghi manifestò l’intenzione di ampliare l’orario della nostra biblioteca anche al sabato pomeriggio e a una sera settimanale. Proposta sostenuta anche dal Pd. Chiedo perché a tutt’oggi quell’intenzione non sia stata tradotta in fatti.

Il prolungamento del sabato pomeriggio, ha detto l’assessore Cuoghi, resta un obiettivo del nostro programma. Stiamo lavorando per l’estensione senza costi aggiuntivi e quindi senza ampliare l’appalto esterno in corso ma risolvendo con personale comunale. Questo richiede spostamenti e ridefinizione degli organici su cui siamo impegnati. Ci arriveremo, mentre l’apertura serale è un’intenzione che ho espresso ma che potrà realizzarsi solo in un secondo momento.

Giulia Pigoni si è dichiarata non soddisfatta, non tanto per la risposta, ha detto, ma in attesa che l’intenzione manifestata si tramuti in realtà.

Dopo l’appello, è andata in discussione la ratifica di una delibera di urgenza relativa a una variazione di bilancio per un finanziamento arrivato dall’Istat per le prime operazioni del nuovo censimento (che si realizza nel 2011) dedicate al completamento dell’elenco dei numeri civici. L’assessore al bilancio Vincenzi ha spiegato le voci in entrata e in uscita in cui verrà iscritto questo contributo (di 22.700) euro e spiegato che per questa fase sono stati incaricati dipendenti comunali dell’ufficio tecnico e del Ced, già esperti nel ramo dei numeri civici e loro rilevazione, che vengono retribuiti con parte di questi fondi in quanto lavorano al progetto al di fuori degli orari di ufficio.

Ugo Liberi del Pdl si è espresso favorevolmente.

Franca Cerverizzo della lista Sassuolo con Pattuzzi ha rilevato che la scelta di usare personale interno, seppure comoda, poteva essere invece indirizzata all’utilizzo di giovani disoccupati, anche in considerazione della fase economica critica del distretto. Se si esclude il dirigente, ha spiegato, non ci sono restrizioni su questo tipo di ncarichi. Poteva essere un intervento da assegnare per esempio al city staff.

Claudio Corrado del Pdl ha sottolineato che nel caso del rilevamento dei numeri civici è utile che chi viene incaricato abbia dimestichezza con la materia, trattandosi di un’operazione non proprio facile.

Sergio Basile dell’Idv ha invece concordato con l’idea di utilizzare giovani in considerazione dei diffusi problemi economici, per dare un sostegno e un’esperienza lavorativa a chi la sta cercando.

Paolo Vincenzi ha ripreso la parola per chiarire che la scelta degli incaricati interni è relativa alla sola rilevazione dei numeri civici, che è un’operazione di qualche complessità, che viene eseguita da chi già per mestiere si sta occupando della toponomastica cittadina. Quando si passerà invece al censimento della popolazione le modalità indicate saranno diverse e se le regole lo consentiranno, ha spiegato, ricorreremo effettivamente a giovani incaricati esterni.

Susanna Bonettini del Pd ha concordato sulle scelte e chiesto di prestare attenzione alle possibilità che verranno concesse nella fase del censimento della popolazione.

Il punto è stato votato favorevolmente dall’intero consiglio con la sola eccezione di Franca Cerverizzo, lista Sassuolo con Pattuzzi, astenuta.

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Il punto 3 era relativo a un’altra ratifica di una delibera assunta d’urgenza per la partecipazione a un progetto europeo, “Essere propositivi e non violenti”, dedicato alla violenza sui minori. L’obiettivo, in accordo con l’Ufficio comune e l’Ufficio minori, è quello di conoscere le situazioni di violenza famigliare e operare azioni educative sui genitori in direzione di soluzioni non violente. L’assessore Vincenzi ha illustrato la destinazione dei 57mila euro di contributo in entrata e in uscita, senza addentrarsi nel merito del progetto, di competenza dell’assessore Orienti assente dalla seduta per motivi di salute.

Antonio Caselli del Pd ha manifestato la sua approvazione. Fin dalla creazione dell’Ufficio Europa comunale, ha detto, abbiamo ritenuto che il Comune dovesse aprirsi a esperienze e confronto su varie tematiche con altri paesi e nazioni. Questo progetto è in continuità con quella impostazione e ci fornisce importanti informazioni, anche grazie ai partner di progetto e in particolare ai referenti, rumeni, che hanno molte esperienze da portare in questo ambito. Abbiamo spesso parlato, anche per il nostro territorio, dell’aumento costante di spesa per l’affido di minori in strutture protette. Questo progetto può essere un aiuto a invertire la tendenza. In attesa del primo report, previsto a 9 mesi dal via, vorremmo che venisse trasmessa ai consiglieri la situazione minori del nostro distretto.

Ugo Liberi del Pdl si è espresso a favore.

Franca Cerverizzo, della lista Sassuolo con Pattuzzi ha parlato di lodevole iniziativa, da perseguire con forza.

Susanna Bonettini del Pd ha ribadito la bontà del progetto, opportuno anche perché finanziato dalla Ue con costi minimi per il Comune. Ci piacerebbe in futuro, ha detto, essere a conoscenza dei progetti anche prima della loro attivazione, per poter dare un contributo propositivo. Il tema, ha aggiunto, è drammatico e se questi progetti sono utili, ci vuole anche un piano operativo sul territorio all’interno delle politiche distrettuali.

Sergio Basile dell’Idv ha parlato di lodevole iniziativa e ha chiesto che i vari passaggi vengano riferiti anche al consiglio.

Il punto è stato approvato all’unanimità.

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Il punto successivo riguardava l’approvazione delle linee di indirizzo per la costituzione dell’Unione dei Comuni del distretto ceramico.

Il Sindaco Luca Caselli ha espresso grande soddisfazione per questo passaggio fondamentale che arriva, ha ricordato, dopo sette anni di trattative. Arriviamo a un risultato auspicato e condiviso da molti (dalle amministrazioni alla società civile ai sindacati). I rapporti fra i Comuni, anche dopo l’esclusione di Sassuolo dall’associazione, non sono mai finiti. Ci siamo convenzionati ancora su diversi servizi ed è comunque rimasto valido il concetto di base, che l’associazione avrebbe comunque dovuto passare la mano all’Unione, che è l’unico soggetto riconosciuto anche ai fini di finanziamenti regionali.

L’iter ha visto inizialmente l’incarico all’Anci per lo studio di fattibilità, che poi è stato inviato alla Regione a febbraio e approvato. Le prossime scadenze potrebbero essere anche anticipate rispetto alle nostre previsioni. Già domani (oggi ndr) è prevista una riunione per l’approvazione dello statuto, già concordato al 99%. Sassuolo intende ovviamente ricoprire il ruolo di centro e sede dell’Unione, che avrà un consiglio (nominato fra i consiglieri comunali delle cinque città aderenti, Sassuolo, Fiorano, Formigine, Maranello e Prignano) e una giunta (formata dai sindaci). Incarichi che non prevedono retribuzioni o gettoni. Intendiamo avvalerci di una struttura snella, con meno sovrastrutture possibili e senza spese aggiuntive. Sarà l’Unione più importante della Regione per dimensioni ed economia. Per ora parte a cinque ma c’è l’accordo con l’Unione del Dolo, Dragone e Secchia, per un piano che preveda un’eventuale unione a 8.

In questa prima fase nell’Unione confluiranno i sistemi informativi, l’ufficio comune, pubblicità e affissioni, protezione civile, catasto e alcuni servizi della Polizia municipale. L’importante è partire a costruire, poi la crescita spetta a tutti noi. Vogliamo Sassuolo testa e centro dell’Unione, come capoluogo sostanziale e anche politico.

Antonio Caselli del Pd ha riconosciuto il valore dell’Unione dei Comuni, che anche i cittadini, ha aggiunto, oggi vedono come un’opportunità e non come un’aggiunta burocratica. Siamo gli ultimi a costituirsi, siamo la più importante per territorio e sarebbe opportuno partire già a 8, non farlo è un oggettivo limite. Però non sarebbe giusto neanche allungare ulteriormente i tempi. Parte in piccolo ma è importante cominciare, anche perché il programma prevede l’aggiunta di almeno tre servizi all’anno e quindi l’impegno verso questa nuova idea si vedrà molto presto.

Massimo Benedetti del Pdl si è dichiarato favorevole all’Unione, perché potrà garantire servizi più efficienti, economie di scala, risparmi di spesa che potranno liberare risorse per il sociale o per gli investimenti. Chiedo attenzione a non creare nuove cariche e aumenti di personale, ma che sia l’inizio di un circolo virtuoso verso maggiore snellezza ed efficienza.

Stefano Bargi della Lega ha giudicato fondamentale la partenza con pochi servizi unificati. E’ una base, ha detto, per verificare le capacità di gestione comune. E’ positivo per noi per esempio che la Polizia Municipale resti divisa e che i vigili di Sassuolo siano destinati al nostro territorio, per le note esigenze di sicurezza. Che l’Unione non sia una sovrastruttura, rimanga snella e in grado di prendere decisioni nell’interesse del cittadino, senza appesantimenti burocratici.

Franca Cerverizzo della lista Sassuolo con Pattuzzi si è dichiarata d’accordo sulle linee principali. L’Unione, ha detto, si inserisce bene nel corpo delle istituzioni esistenti. Non mi è chiara per ora la posizione di Prignano, ma soprattutto chiedo la approvazione della parte istituzionale in commissione e annuncio che il mio voto favorevole sarà subordinato all’accoglimento di questa richiesta.

Giuseppe Megale del Pd ha sottolineato il suo favore per l’Unione. Invito anzi, ha detto, a spingere perché nuovi servizi confluiscano in questa realtà, di cui ho avuto già esperienza su altri territori, senza dubbio positiva. Bisogna superare i campanilismi e credo che si debba considerare il fatto che anche dagli altri Comuni potrebbe arrivare un arricchimento per la presenza di professionalità complementari a quelle che possediamo noi. Abbiamo reciprocamente bisogno e questo è un tema così importante che credo dovremo trovarci d’accordo qualunque sia l’iter e la forma di governante scelta.

Francesco Battani del Pdl si è dichiarato favorevole all’Unione ma ha anche aggiunto il suo favore alla scelta di cariche senza rimborsi. E’ importante, ha detto, partire bene e piano, calcolando i costi e perseguendo il miglioramento dei servizi.

Susanna Bonettini ha ribadito l’approvazione per l’Unione, ma, ha aggiunto, per ora quella che ci viene proposta è di fatto una scatola vuota, in cui vanno a confluire solo i servizi che erano già compresi nelle convenzioni dell’associazione e un solo servizio di Polizia municipale che è quello della riscossione delle multe. Bisogna mettere in conto costi aggiuntivi iniziali, perché l’Unione funzioni bene e possa realmente creare economie di scala ed efficienza. Questa è un’impresa che funziona solo se ci si crede veramente e crederci vuol dire andare oltre i confini. L’ambito territoriale previsto è di fatto quello che da tutti viene indicato come riferimento per creare vera razionalizzazione dei costi ed efficacia dei servizi. Alcuni capitoli possono già essere inclusi da subito nell’Unione con molta semplicità, altri richiederanno più sforzo, ma bisogna superare certe rigidità perché non sia solo un atto politico. Inoltre il continuo riferimento agli eventuali costi aggiuntivi della politica, è demagogico. Bisognerebbe dirlo a chi ci governa e al parlamento di ridurre i compensi, non operare tagli ed economia solo sulle amministrazioni locali che hanno già stipendi insufficienti rispetto all’impegno richiesto a sindaci e assessori.

Claudio Corrado del Pdl ha dichiarato condivisione per le parole della Bonettini. La politica a livello locale, ha detto, è un gesto di passione importante che andrebbe maggiormente premiato. Per quanto riguarda l’Unione, la mia visione è quella per cui in futuro considereremo Sassuolo la nostra casa e l’Unione il nostro territorio.

Luca Caselli ha ripreso la parola per alcuni chiarimenti. Il Corpo unico di Polizia municipale, ha detto, lo abbiamo riproposto, ma le altre amministrazioni per ora hanno preferito soprassedere. Non dico inoltre che i Comuni sperperino in compensi e stipendi e riconosco le sproporzioni con il governo centrale, ma per ora è la legge a prevedere che non ci sia gettone di presenza per il lavoro nell’Unione. Il nostro obiettivo non è campanilistico, Sassuolo cercherà di avere il maggior numero possibile di consiglieri nell’Unione, di maggioranza e opposizione, per il suo buon funzionamento e ben sapendo che il centrodestra in questa sede sarà minoranza. La mancanza di costi aggiuntivi non è demagogica ma realistica, perché riteniamo di poter assolvere ai compiti previsti con il personale già in forza ai Comuni e quindi senza ulteriori oneri.

Sergio Basile dell’Idv ha giudicato buono il progetto, che approviamo richiedendo un occhio soltanto alle specificità da preservare dei singoli comuni.

La proposta delle linee di indirizzo per la costituzione dell’Unione dei Comuni del distretto ceramico è stata approvata all’unanimità.

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Al punto successivo l’assessore all’urbanistica Claudia Severi ha illustrato la manovra tariffaria 2011 riguardante il trasporto pubblico locale. Ci sembra doveroso – esordisce l’Assessore introducendo l’argomento – rendere noto l’impegno messo in campo da parte dell’amministrazione comunale, impegno testimoniato in questi anni dalle cifre tutte in positivo che fanno di Sassuolo una realtà unica nel bacino modenese: infatti gli utenti del trasporto pubblico urbano di Sassuolo (bus) sono passati da circa 45.500 nel 2007 ai 133.500 nel 2010, con un aumento di circa il 200%, mentre i km percorsi sono passati da 230.000 nel 2007 ai 328.000 del 2010 (con un aumento di circa il 42%), mentre gli utenti con un abbonamento ATCM che usufruiscono di questa forma di trasporto collettivo nel 2010 sono circa 1.300.

Passando all’illustrazione della manovra tariffaria 2011 per il trasporto pubblico locale di Sassuolo, l’Assessore fa notare che la firma del ““Patto per il trasporto pubblico regionale e locale”, formulato dalla Regione e dagli altri attori del sistema del trasporto pubblico urbano, ci ha visti in netta minoranza in termini di capacità al fine di poter imprimere la nostra volontà su determinate scelte in merito alla politica tariffaria da adottare e ai tempi di attuazione della stessa.

Sebbene il governo abbia integrato i tagli con nuove risorse al trasporto pubblico in sede di Conferenza unificata Stato – Regioni, la Regione Emilia Romagna ha deciso di non aspettare l’arrivo di queste nuove risorse, ma contestualmente a un proprio finanziamento di 50 milioni annui ha scelto di mettere subito in campo una politica che oltre alla razionalizzazione del servizio ne prevedesse un aumento delle tariffe, riservandosi poi il diritto di dirottare altrove le risorse promesse dal Governo.

Nell’applicazione poi di quanto previsto nel “Patto”, si è assistito a una forte differenziazione sulla tempistica di attuazione della manovra; infatti alcune realtà provinciali, come quella di Rimini, hanno deciso di posticipare l’entrata in vigore della Manovra tariffaria 2011 al mese di giugno, mentre la Provincia di Modena ha preferito attuarla fin da subito a partire dal 1 marzo. A questa modalità, l’amministrazione comunale si è opposta chiedendo, senza per giunta trovare risposta, che anche il bacino modenese attendesse almeno fino a giugno l’arrivo delle risorse promesse dal governo e solo dopo, in caso contrario, di procedere con molta cautela agli aumenti tariffari.

Durante l’acceso dibattito sulla definizione della manovra tariffaria, l’Amministrazione Comunale ha fatto una scelta di responsabilità lottando ed ottenendo nelle varie sedi istituzionali che il contributo chiesto al “cittadino” venisse ridotto al minimo salvaguardando i fidelizzati (no all’aumento degli abbonamenti) e le categorie sociali più esposte come studenti e lavoratori pendolari; ed è proprio perseguendo questo intento che si è quindi deciso l’aumento della sola corsa singola da 1 euro a 1,20 euro, con l’ulteriore accortezza di mantenere l’orario di corsa a 75 minuti, senza scendere a 60 come avviene in altre realtà provinciali, e con la possibilità di pagare il biglietto alla stessa tariffa sia se acquistato in vettura sia se acquistato in biglietteria.

Aggiunge l’Assessore: “Sebbene l’aumento non fosse condiviso, anche alla luce dei notevoli tagli al trasporto pubblico locale ferroviario che Sassuolo ha dovuto incassare dalla Regione, lo stesso si è reso necessario perché un’uscita fuori dal “Patto” avrebbe comportato ripercussioni sul livello qualitativo, in termini di efficienza ed efficacia, del servizio di trasporto pubblico urbano a Sassuolo in quanto lo stesso è sostenuto anche dal contributo comunitario di tutti gli enti, contributo gestito da aMo (Agenzia della Mobilità di Modena) al fine di assicurare i servizi minimi sull’intero territorio provinciale”.

Pertanto alla luce di quanto sopra riportato, conclude l’Assessore, si è riusciti ad assicurare ai cittadini un buon livello di servizio del trasporto pubblico locale e a proteggere dalla manovra tariffaria i fidelizzati del servizio: il “Sig. Rossi” che fa il pendolare per lavoro o per studio non vedrà aumentare il costo del proprio abbonamento, mentre il “Sig. Bianchi” contribuirà occasionalmente con il suo biglietto singolo ad una sorta di patto di solidarietà verso i tanti “Sig. Rossi”.

Sonia Pistoni del Pd ha ricordato i pesanti tagli del governo e approvato l’obiettivo di mantenere invariati i costi degli abbonamenti. Bisogna comunque incentivare ancora il trasporto pubblico, per evidenti motivi sia economici che ecologici, rendendolo il più possibile funzionale alle esigenze. La scelta del taglio statale non va in questa direzione, mentre ritengo che l’incentivo a mezzi alternativi all’auto propria sia un nodo cruciale per tutti.

Camilla Nizzoli del Pdl ha giudicato l’aumento previsto come purtroppo necessario, ma non ci sto, ha detto, a incolpare solo il governo di questa situazione, mentre sappiamo bene i debiti in cui da anni versa Atcm. Difficile soprattutto giustificare l’incremento in assenza di servizi migliorativi.

Stefano Bargi a sua volta ha giudicato la decisione obbligata. Faccio presente la mancanza di autonomia decisionale che a noi discende da questo patto di solidarietà fra Regione e Comuni con oltre 50mila abitanti e come nel precedente punto sull’Unione dei Comuni ribadisco la necessaria attenzione all’autonomia locale e ai patti che vengono stipulati.

Susanna Bonettini ha dichiarato il suo apprezzamento per la presentazione del punto da parte di Claudia Severi. Siamo in un patto di solidarietà che comporta responsabilità. Ogni servizio ha un costo e ben conoscendo la situazione dei conti pubblici, ritengo opportuno che responsabilmente si resti dentro questi accordi comuni. Vista anche la responsabilità istituzionale con cui questa decisione è stata presentata questa sera, siamo favorevoli.

Massimo Benedetti del Pdl ha dichiarato di essere poco propenso al potenziamento di un servizio di trasporto pubblico insufficientemente utilizzato e coperto dalle entrate tariffarie solo per il 10 per cento. Bisognerebbe studiare forme diverse di mobilità, più economiche e più frequentate.

Biagio Antonio Santomauro del Pdl ha dichiarato che oltre ai tagli del governo, merita di essere sottolineata la cattiva gestione di Atcm che contribuisce agli aumenti di costi.

Antonio Caselli del Pd ha invece sostenuto che il concetto di perdita e copertura insufficiente del servizio andrebbe letto in modo diverso. Il trasporto, ha ricordato, è a beneficio di fasce deboli e di località difficili da raggiungere, quindi l’obiettivo non è solo l’economicità ma anche l’efficacia del servizio. Il rapporto costi benefici quindi è più complesso. Potenziare il trasporto pubblico non vuole dire quindi solo aumentare le corse ma anche aiutare chi dal potenziamento trae beneficio.

Il punto all’ordine del giorno è stato quindi messo in votazione e approvato dall’intero consiglio comunale con l’eccezione di Franca Cerverizzo, lista Sassuolo con Pattuzzi, contraria.

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A questo punto il segretario comunale ha comunicato l’inserimento, concordato coi capigruppo, di un ordine del giorno dedicato al trasporto pubblico e di argomento collegato a quello del punto precedente. Vi si sottolineava la decisione della società che gestisce la ferrovia Modena Sassuolo di ridurre le corse radicalmente, da 52 a 38, facendo di questa linea la più penalizzata in regione. Si ricordava come nella riunione del dicembre scorso ci fosse stato l’impegno del gestore alla reintroduzione di due coppie di treni (su sette) e all’autosostituzione delle altre, avvenuta fra l’altro con orari e modalità che non coincidono con le esigenze dei pendolari.

Vi si sottolineavano infine le ultime iniziative di incremento tariffario e lo sforzo del Comune di Sassuolo per non penalizzare gli abbonati.

In più si ricordavano gli stanziamenti annunciati (227 milioni) per la messa in sicurezza e la funzionalizzazione delle linee ferroviarie, con l’eliminazione dei passaggi a livello e interventi di mitigazione del rumore dei convogli.

Nel lungo periodo, spiegava l’odg, c’è un impegno al miglioramento che stride con la deficitaria gestione di breve periodo.

L’odg impegnava quindi il sindaco a richiedere il ripristino dei precedenti livelli del servizio, a richiedere chiarezza sulle reali intenzioni di sviluppo della linea, a sollecitare il governo alla destinazi0ne di nuove risorse per il trasporto pubblico locale.

L’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità dei presenti. Il consigliere del Pdl Massimo Benedetti ha comunicato la sua uscita dall’aula.

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Il punto successivo riguardava un ordine del giorno del Pd contro la violenza sulle donne.

Giulia Pigoni, che lo ha presentato, ha ricordato gli allarmanti dati che testimoniano come la maggior parte delle violenze avvengano sotto il tetto domestico, ad opera di persone di cui le donne si fidano. Stranieri o italiani, nessuno è immune, ha aggiunto, da questi rischi, mobilitiamoci insieme a condanna di ogni tipo di violenza invitando il sindaco a favorire momenti formativi per uomini e donne, modalità pacifiche di controllo del territorio e supporto a chi promuove il dialogo, i diritti umani e le libertà fondamentali.

Stefano Bargi della Lega Nord ha giudicato condivisibile il testo ma proposto un emendamento che facesse riferimento specifico a culture particolari, derivate da malintesi integralismi religiosi: vorremmo includere una parte del testo che inviti il sindaco a vigilare contro i fondamentalismi nella comunità islamica locale. Bargi ha quindi letto il testo, con alcuni riferimenti alla crescita del numero di immigrati islamici sul territorio e con un invito finale al sindaco a monitorare le situazioni di eventuale violenza nella comunità islamica sassolese.

Anna Maria Anselmi della lista civica Per Sassuolo, anche a nome di Franca Cerverizzo della lista Sassuolo con Pattuzzi, ha proposto un ulteriore emendamento al testo.

L’assessore alle pari opportunità Claudia Severi è intervenuta di seguito per sottolineare quanto l’amministrazione sta già facendo sul tema e quanto è già presente in termini di servizi alle donne in difficoltà nel Comune di Sassuolo.

Voglio anche dire, ha aggiunto, che diversi fatti recenti hanno evidenziato situazioni di violenza e segregazione derivanti da culture che manifestano poca apertura, segnatamente derivate da un malinteso senso religioso islamico. Non rigettiamo l’Islam come religione ma non possiamo non notare le sue incongruenze, specialmente nel modo di intendere la donna, nelle mutilazioni genitali, nel burka, nella poligamia, non sarebbe giusto nascondersi e non combattere queste situazioni.

Come assessorato poi abbiamo dato vita a una serie concatenata di incontri che hanno affrontato le forme di violenza su donne e stalking in diversi modo e con numerosi esperti. Prossimi passaggi andranno verso la figura dello stalker, per capire cosa lo muove e provare a immaginare deterrenti efficaci. Stiamo mettendo diversi mattoni uno sull’altro e credo quindi che l’ordine del giorno, per quanto giusto, sia superato dagli eventi, anche tenendo conto che è effettivamente datato come epoca di presentazione.

Susanna Bonettini del Pd ha evidenziato come l’odg fosse di carattere generale, riguardante il tema della violenza sulle donne, straniere e italiane senza distinzioni. E’ giusto inserire un elemento di attenzione per le donne straniere presenti sul nostro territorio e del resto l’ordine del giorno lo sottolineava. Il fatto che si stia lavorando è positivo ma si tratta di percorsi lunghi e difficili di interazione più che di integrazione, che dovrebbero per esempio lavorare molto sulle giovani, sulle ragazze straniere, più disponibili all’apertura culturale. Non vogliamo affatto sminuire il problema della donna straniera ma sottolineare che il problema è comune e va risolto insieme. Giudichiamo quindi accoglibile l’emendamento di Anselmi e Cerverizzo, mentre per quello della Lega giudichiamo accoglibile la finale sollecitazione al sindaco per un controllo dedicato alla comunità islamica locale, mentre la premessa affronta un argomento diverso da quello che noi intendevamo approfondire.

Giuseppe Megale del Pd ha sottolineato anche un altro aspetto a suo giudizio mancante: poco tempo fa, ha detto, migliaia di donne sono scese in piazza contro un modello culturale occidentale che intende la donna in un modo che non condivido per nulla. E’ certo che le culture che male intendono la donna siano molte e diverse. Anche l’Italia a suo tempo ha affrontato un percorso di civiltà, per esempio eliminando solo negli anni ottanta le attenuanti per il delitto d’onore. Condanno con forza la manifestazioni di cattiva cultura citate dall’assessore Severi ma mi aspettavo altrettanto per la cultura della donna come oggetto che traspare dai fatti di cronaca italiani di questi giorni. Non credo che sia questo il riscatto della figura femminile.

Roberta Costi del Pdl è intervenuta per sottolineare con forza che i due aspetti non sono collegati. Non avete idea di cosa state parlando, ha detto, la violenza sulle donne, quella vera, è un’altra cosa: è vivere nella paura, non poter dormire la notte, essere picchiata, stare male fisicamente, subire minacce da persone che hanno autentici problemi mentali. Le donne vanno aiutate contro queste situazioni, facendo loro capire che c’è chi può aiutarle, che hanno possibilità di reagire e denunciare. L’ordine del giorno mi pare superato dalle cose già fatte: la macchina che si occupa di questo problema è partita ed è già avanti rispetto a questi concetti.

Ugo Liberi del Pdl ha manifestato disapprovazione per l’intervento di Megale. La società si è modificata in senso violento. Questo dipende da un clima avvelenato alimentato da sparate continue che esasperano gli animi, fino a suscitare reazioni sbagliate nelle menti più influenzabili. Volevo astenermi su questo odg, ma l’innalzamento dei toni mi induce a votare contro: lo giudico fra l’altro strumentale e un tentativo di appropriarsi di cose già fatte. Non sono contrario ovviamente sul tema ma sulla continua polemica interna alla politica che non risolve i problemi.

Sonia Pistoni del Pd ha richiamato l’occasione che si rischia di perdere, quella di un testo condiviso su un tema così importante. Non è giusto su concetti così universali fare barricate a difesa dell’amministrazione o del governo. L’odg voleva solo accompagnare e rafforzare l’attività dell’amministrazione di questo capitolo. Eravamo disponibili anche a ricevere emendamenti ma mi sembra si preferisca il muro contro muro. Vale allora la pena di ricordare qualche numero: 119 omicidi di donne nel 2009 in Italia, nel 70% dei casi vittime italiane, responsabili dei decessi mariti, partner, parenti. Il motivo principale scatenante la gelosia, i casi più numerosi al nord che al sud. Il maggior numero di aggressioni all’interno delle mura domestiche. Crediamo che in tutto questo anche considerare la donna un oggetto porti nella direzione sbagliata i comportamenti maschili. In piazza c’erano tante donne che vivevano un profondo disagio quotidiano.

Il Sindaco Luca Caselli ha preso la parola per sottolineare come, nonostante si fosse finiti su temi che poco riguardano la violenza sulle donne, ritengo l’ordine del giorno del Pd condivisibile nelle sue linee e altrettanto ritengo per gli emendamenti. Uscire stasera con un litigio su questo tema sarebbe a mio parere sbagliato. Fuori ci sono donne che soffrono davvero. E ricordo anche due uxoricidi nella storia recente di Sassuolo. Non dovremmo piegare questo tema alle strumentalizzazioni.

Anche Massimo Benedetti del Pdl ha sottolineato che il frutto portato da diversi interventi interessanti, non doveva essere vanificato dalla mancanza di accordo.

Biagio Antonio Santomauro del Pdl ha dichiarato il suo voto contrario a causa degli ultimi interventi dei consiglieri Pd all’indirizzo del governo.

Dopo una sospensione si è arrivati a un unico documento comune che, partendo dal testo del Pd ha incluso le modifiche proposte da Anselmi e Cerverizzo e la sollecitazione finale della Lega dedicata alla comunità islamica.

Il testo finale è stato approvato con i sì di Pd, Lega Nord, lista Per Sassuolo, lista Sassuolo con Pattuzzi, Idv, Sindaco, Macchioni, Benedetti, Tonelli, Buffagni e Rubino del Pdl.

Contrari Liberi e Santomauro del Pdl.

Astenuti Costi, Nizzoli, Corrado e Venturelli del Pdl.

(Resoconto a cura dell’Ufficio Stampa del Comune)