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Scandiano: Boiardo pieno per le performances dei ragazzi sull’Unità d’Italia

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Ieri sera, martedì 15 marzo, al Teatro Boiardo di Scandiano si è tenuto il primo appuntamento delle celebrazioni del 150mo dell’Unità d’Italia, una serata ricca, intensa, piena di emozioni, che ha visto protagonisti i ragazzi delle scuole medie di Arceto, della Consulta Ragazzi di Scandiano e della Scuola di Musica di Arceto. La platea era al gran completo, con tantissime persone in piedi ad assistere alle performances dei ragazzi e delle ragazze, tutti motivatissimi ed emozionati, precedute dal saluto del Sindaco di Scandiano Alessio Mammi, che ha ricordato le ragioni storiche e civili delle celebrazioni e dall’intervento di Paolo Bonacini che si è fatto portavoce dei vari cammei femminili che hanno accompagnato la storia risorgimentale dell’Italia, soffermandosi in particolare sulla compagna di Giuseppe Mazzini, quella Giuditta Bellerio Sidoli che visse a Montecchio Emilia per parecchi anni, e poi con il grande patriota fu tra i fondatori della Giovine Italia.

Il palco poi è passato nelle mani dei ragazzi della Consulta, guidati in un viaggio di parole, alla scoperta di ciò che amano del nostro paese dalla bravissima Roberta Bedogni della coop Raptus. E in un avvicendarsi di letture impegnate come Calamandrei, Leopardi e altri, e siparietti di “pizza, calcio e mandolino” hanno toccato i problemi di Napoli e degli sbarchi di profughi e rifugiati, in un crescendo di parole semplici e vere.

E’ stata poi la volta della professoressa Grazia Bartoli (associazione Schiaccianoci) e della Scuola di Musica di Arceto, che ha portato sul palco una cinquantina di elementi musicali, accompagnati al pianoforte. Performer al piano anche il giovane Davide Nicotra, alla conduzione Daniela Guerra, al canto Chiara Pellacani, al flauto traverso Silvia Zanasi e i suoi alunni. E si è sviluppata l’occasione per l’ascolto della musica che ha fatto la storia d’Italia: da quella risorgimentale, alle arie partigiane, fino ai giorni nostri, con una tradizionale chiusa sull’Inno di Mameli.