Allarme tra i consumatori di sushi, la cucina giapponese che sta sempre più prendendo piede in Italia. Può sembrare una “sciocchezza” di fronte all’immane tragedia che sta colpendo il Giappone, ma anche questo è uno dei suoi effetti. Persone che chiedono informazioni ai camerieri, al bancone, telefonano per sapere se la cena consumata il giorno prima o che stanno programmando è ad alto rischio per la loro salute.
“Stiamo ricevendo numerose richieste riguardo alla merce giapponese somministrata – afferma Sara Roversi, creatrice assieme ad Andrea Magelli, della catena di ristoranti giapponesi leader in Italia – e vorremmo fare alcune precisazioni . Chiaramente la merce in vendita oggi è stata importata prima della tragedia che ha colpito il Giappone. Il riso okomesan e’ prodotto in Italia nella Lomellina, il pesce viene dall’oceano indiano dal nord Europa e, ove possibile, dai nostri mari. Moltissime referenze incluse, wasabi, alghe, soia, carta di soia, carta di riso, aceto di riso non sono prodotte solo in Giappone e quindi per queste non ci aspettiamo neppure problemi di assortimento. E’ nostra premura cercare di mantenere lo stock ed elevati standard qualitativi.
Parallelamente proseguirà il progetto di local sushi che punta ad utilizzare sempre di più prodotti tipici italiani ed eccellenze del nostro territorio”. La catena susushi tiene a fare queste precisazioni, e ne seguiranno altre, per poter avere un rapporto sempre limpido con i proprio clienti.
Ma sosushi non è solo una catena di ristoranti. E’ anche un ponte fra Italia e Giappone. Per le idee che animano il gruppo, ma anche per il personale che coinvolge: gli chef dei punti vendita e lo staff di sosushi italia in particolare la dott.ssa Yasuko Kanke che coordina da quattro anni i cuochi ed è costantemente impegnata nelle relazioni con il Giappone. Quindi da dopo la tragedia è subito partita una campagna di sensibilizzazione a favore delle attività della Croce Rossa Italiana per l’emergenza in Giappone. Per partecipare basta mandare un sms al numero 4550 da cellulari Wind, Tim, 3, Vodafone e CoopVoce o da telefono fisso Telecom, Infostrada e Fastweb. Ad ogni sms corrisponderà la donazione di 2 euro.