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L’Emilia Romagna ricorda Ilaria Alpi e Miran Hrovatin


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Diciassette anni senza Ilaria e Miran, 17 anni senza vera giustizia. In occasione dell’anniversario della morte della giornalista di Rai 3 Ilaria Alpi – assassinata in Somalia il 20 marzo 1994 insieme al cineoperatore Miran Hrovatin mentre stavano indagando su un traffico di armi e rifiuti tossici che coinvolgeva l’Italia e i “signori della guerra” -, l’associazione che porta il suo nome, e che in suo nome, ogni anno a giugno, organizza a Riccione il più prestigioso premio nazionale di giornalismo televisivo di inchiesta, promuove in tutta Italia un calendario di iniziative commemorative. E lo fa insieme a enti, scuole e biblioteche che negli anni sono stati dedicati a Ilaria Alpi, e anche insieme a singoli cittadini, che non hanno dimenticato e sono ancora in attesa di verità.

“Mi commuove molto sapere che così tante scuole, associazioni, istituzioni e gente comune si ricordino di Ilaria e Miran a 17 anni dalla morte – dice Luciana Alpi, la madre di Ilaria -. Mi solleva e mi dà il coraggio di andare avanti, soprattutto oggi che sono rimasta sola, dopo che Giorgio, mio marito, ci ha lasciati lo scorso luglio. Sapere che così tante persone condividano le nostre sofferenze e la nostra battaglia mi dà la forza di continuare a lottare per la verità e per la giustizia”.

“Nel nome di Ilaria”, questo il titolo della rassegna, si sviluppa in una serie di iniziative da Roma a Torino, da Napoli a Genova, da Cagliari a Lecce. E poi l’Emilia-Romagna, con tre appuntamenti in programma nei prossimi giorni tra la riviera e la provincia di Bologna.

Sabato 19 marzo alle ore 10, al Liceo artistico Fellini di Riccione si ricordano non solo Ilaria e Miran, ma anche il giornalista e sociologo Mauro Rostagno, ucciso nel 1988 dalla mafia trapanese, di cui aveva denunciato speculazioni e collusioni con la politica locale. La storia di Rostagno sarà raccontata dal giornalista e sceneggiatore Andrea Purgatori insieme a Marco Rizzo e Giuseppe Lo Bocchiaro, autori (con Nico Blunda) della graphic novel “Mauro Rostagno. Prove tecniche per un mondo migliore”, edita da Becco giallo nel 2010. Per l’occasione, Lo Bocchiaro disegnerà dal vivo alcune tavole, accompagnato da una sonorizzazione live electronics del giovane compositore Gianmaria Gamberini.

Spostandosi nel bolognese, mercoledì 23 marzo alle ore 21, presso la sala Ilaria Alpi della Biblioteca comunale di Crevalcore (via Persicetana 226) si tiene invece l’incontro con il vicecaporedattore e inviato del Tg3 Rai Roberto Scardova (ingresso libero). Autore di numerose inchieste, insieme a Maurizio Torrealta dal 1994 Scardova realizza i servizi sulla morte di Ilaria e Miran. Sulla vicenda ha anche curato il libro “Carte false. L’assassinio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin”, pubblicato da Edizioni Ambiente nel 2009, una inchiesta a più voci che riunisce i contributi di giornalisti che negli ultimi quindici anni si sono occupati dell’omicidio. Introduce la serata Lorena Beghelli, presidente dell’Istituzione Paolo Borsellino.

L’ultimo appuntamento in regione è in programma venerdì 25 marzo alle ore 21 presso il Circolo Ca’ Rossa di Anzola dell’Emilia (via XXV aprile 25, ingresso libero), che accoglie il giornalista freelance Luigi Grimaldi e Luciano Scalettari, inviato speciale di Famiglia Cristiana e consulente della Commissione d’inchiesta parlamentare sul delitto Alpi-Hrovatin dal marzo 2004 all’8 febbraio 2005, quando si è dimesso dall’incarico in disaccordo con le conclusioni, ma soprattutto con le modalità con le quali aveva operato il presidente della Commissione stessa, Carlo Taormina. Modera l’incontro la giornalista Michela Suglia.

Nel 2010 Scalettari e Grimaldi hanno firmato insieme il libro “1994. L’anno che ha cambiato l’Italia”, edito da Chiarelettere: una controinchiesta che collega l’assassinio di Ilaria e Miran (e anche quello di Mauro Rostagno) con una rete di traffici internazionali, affari sporchi, massonerie, politica, servizi segreti e criminalità organizzata. “L’esecuzione di Ilaria Alpi e del suo collaboratore Miran Hrovatin avvenne il 20 marzo 1994. Il 27 e il 28 marzo – scrive Scalettari – in Italia si è votato. E’ cambiata la storia del nostro Paese. Ilaria Alpi indagava su qualcosa che avrebbe potuto turbare il voto? Che cosa sapeva già prima di affrontare l’ultimo viaggio? Chi aveva motivi di preoccuparsi delle sue indagini?”.

Al caso di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin è dedicato, inoltre, l’ultimo numero di LaStefani.it (www.lastefani.it), il settimanale d’informazione realizzato dagli studenti della Scuola superiore di giornalismo di Bologna “Ilaria Alpi”. Francesca Bussi ripercorre le tappe processuali, intervistando Luciano Scalettari e Mariangela Gritta Grainer, ex membro della Commissione Taormina e portavoce dell’associazione Ilaria Alpi. Elisa Lorenzini traccia un ritratto di Ilaria (“un’idealista”, ma anche “una persona semplice, riflessiva e poco appariscente”) attraverso i ricordi di Giovanna Botteri e Flavio Fusi del Tg3, e insieme a Maurizio Torrealta prova a fare luce sui motivi di quello che è stato “un agguato e un’esecuzione”. Nell’articolo “Quella voglia di verità tra palco e fumetto” Vittorio Morisco, infine, sente Marco Rizzo (giornalista e sceneggiatore della graphic novel “Ilaria Alpi. Il prezzo della verità”) e l’attrice Ottavia Piccolo, che ha portato in scena uno spettacolo sull’assassinio di Ilaria e Miran.