Al Comune di Novi di Modena, la conferenza dei capigruppo avrebbe deciso di apportare modifiche al cosiddetto ‘question time’ per limitare il numero degli oggetti che un consigliere può presentare.
Lo afferma in un’interrogazione il consigliere regionale Andrea Leoni (pdl), evidenziando che, in questo modo, si potrebbe configurare una violazione dell’ex-art. 38 del TUEL (Testo unico degli Enti locali, D. lgs. 267/2000), nella parte in cui si prevede che le modifiche al Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale devono essere oggetto di deliberazione consigliare.
Lo stesso Regolamento, inoltre, – aggiunge Leoni – non prevede alcuna disposizione per limitare il diritto di ciascun consigliere a presentare interrogazioni/interpellanze, per cui “semplici modifiche verbali” sarebbero in contrasto con la normativa vigente e la limitazione nella presentazione di oggetti rischierebbe di ridurre la rappresentatività del consigliere comunale.
Il consigliere interroga quindi il Presidente della Giunta regionale per sapere se effettivamente siano state apportate modifiche al Regolamento del Consiglio comunale di Novi di Modena solo in forma verbale e non attraverso una apposita delibera, se, in questo modo, non si configuri una limitazione delle prerogative dei consiglieri comunali e, in caso di risposta affermativa, quali azioni intenda porre in essere per garantire il pieno esercizio dei loro diritti.