Oggi pomeriggio, in apertura di lavori, il Consiglio provinciale presieduto da Gianluca Chierici ha deciso di discutere con urgenza un ordine del giorno (sottoscritto da tutti i Gruppi consiliari) di condanna delle scritte minatorie apparse in questi ultimi giorni sui muri della città e due ordini del giorno (il primo del Pdl, l’altro di Rifondazione) sulla guerra in Libia.
Il documento sul quale è in corso la discussione (di cui vi riferiremo domani, ndr), esprime “la più ferma condanna verso le ignobili scritte recentemente comparse sui muri di Reggio Emilia e che rivolgono gravi minacce alla presidente dalla Provincia Sonia Masini, al presidente degli industriali Stefano Landi, ad esponenti politici locali come Fabio Filippi e Marco Eboli, Nadia Borghi e ad altri esponenti nazionali del mondo della politica e dell’economia”, ritenendo “tali scritte gravi non solo per ciò che riguarda la sicurezza delle persone e l’ordine pubblico, ma anche per il clima politico che esse tendono ad istaurare di scontro, intimidazione ed aggressione che non solo è contrario alle regole della democrazia, ma anche agli interessi dei lavoratori e in genere dei più deboli”. Il Consiglio provinciale invita dunque “tutti i cittadini di Reggio Emilia e le proprie rappresentanze istituzionali, politiche, sociali, economiche a non sottovalutare i pericoli dell’estremismo politico e ad esprimere posizioni nette di condanna”, esprimendo “fiducia nelle forze dell’ordine e nella magistratura” e “chiedendo loro di agire tempestivamente ad efficacemente per individuare e punire i responsabili”.