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Domani a Bologna il seminario Uisp-Regione “Ciò che in televisione non è dato vedere”


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Salute, benessere, prevenzione, socializzazione, ambiente, sostenibilità e inclusione attraverso lo sport. Si parlerà di questo nel corso del seminario “Ciò che in televisione non è dato vedere”, indetto dal Comitato regionale Emilia-Romagna della Uisp – Unione Italiana Sport Per tutti e Regione Emilia-Romagna. L’appuntamento è fissato per domani appunto,  26 marzo, dalle ore 9 alle 17,30 presso l’aula magna della Regione in viale Aldo Moro 30. L’incontro, come esplicitato già dal titolo, intende dare visibilità a quelle buone pratiche promosse attraverso lo sport e destinate alla tutela e alla prevenzione della salute tra tutte le fasce d’età.

Interverranno nel corso della giornata Massimo Mezzetti, assessore a cultura e sport della Regione Emilia-Romagna; Andrea Stuppini, responsabile del Servizio politiche per l’accoglienza e l’integrazione sociale della Regione Emilia-Romagna; Pierluigi Macini, responsabile del Servizio sanità pubblica della Regione Emilia-Romagna; Daniele Manca, sindaco di Imola e presidente Anci Emilia-Romagna; Vincenzo Manco, presidente regionale Uisp Emilia-Romagna.

In mattinata i dirigenti Uisp relazioneranno invece su temi quali attività motoria e parole chiave dello sport, strumenti per incentivare l’associazionismo tra cittadini, politiche di genere, innovazione della proposta associativa; spazi urbani e sviluppo sostenibile.

“L’idea alla base di questo seminario – afferma Vincenzo Manco, presidente Uisp Emilia-Romagna – è capire in che modo lo sport di cittadinanza possa contribuire alla riorganizzazione del welfare municipale, anche di fronte alla crisi economica che continua a preoccupare famiglie e cittadini. Questa dunque la linea guida del seminario: la Uisp che promuove la propria cultura dello sport di cittadinanza presentando le sue buone pratiche e i progetti già realizzati sul territorio e apre una fase di confronto con le istituzioni locali, Regione ed aziende sanitarie per capire, insieme, quale sarà il nuovo ruolo dentro una nuova visione sussidiaria dello sport di cittadinanza nel welfare”.