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Immobili, Nomisma: lieve calo dei prezzi ma le vendite non ripartono


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Prezzi delle case in lieve calo, ma non tale da far ripartire il mercato delle compravendite, a rischio stagnazione. E’ quanto emerge dall’ultimo Rapporto dell’Osservatorio Immobiliare Nomisma – il primo del 2011 – che restituisce, in oltre 200 pagine, la fotografia piu’ recente dell’Italia del “mattone” sulle 13 principali aree metropolitane (Milano, Roma, Bologna, a Torino, Napoli, Bari, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Padova, Palermo, Venezia-Mestre) e 13 citta’ intermedie (Ancona, Bergamo, Brescia, Livorno, Messina, Modena, Novara, Parma, Perugia, Salerno, Taranto, Trieste, Verona). I fattori che nei primi mesi del 2010 avevano ispirato l’ottimismo, si sono scontrate – si legge nel rapporto – con dinamiche di mercato particolarmente rigide. Il calo delle compravendite registrato nel secondo semestre del 2010 (-3,5% rispetto allo stesso periodo del 2009, con punte del -5,5% nei centri urbani minori e del -10% al Sud), seppur parzialmente compensato da una buona capacita’ di tenuta dei mercati urbani del centro-nord, porta il saldo annuale ad appena un +0,4% rispetto al 2009; a cio’ si aggiunge l’insensibilita’ delle quotazioni (dinamica che ormai avvicina Nord e Sud, centri e periferie) la progressiva flessione della domanda e il difficile accesso ai mutui da parte delle famiglie. “Considerata l’ingente mole di invenduto – spiega Luca Dondi, responsabile dell’Area Immobiliare di Nomisma – e in assenza di una repentina correzione al ribasso dei prezzi, specie delle localizzazioni secondarie e di un allentamento dei criteri di concessione del credito e’, infatti, impossibile ipotizzare che l’offerta attuale e prospettica trovi riscontro nelle autonome capacita’ di assorbimento della domanda”.