“Comune ed Amo pagano altri 20.000 euro una ditta di Milano per conoscere l’opinione degli utenti del Trasporto Pubblico Locale modenese. E’ questo il modo in cui il Comune di Modena risponde alle esigenze delle famiglie? E’ questo il modo in cui si razionalizzano le risorse? Per conoscere i problemi del trasporto pubblico e le opinioni degli utenti non c’è bisogno di indagini prezzolate. Basta leggere i giornali o andare alle fermate degli autobus e raccogliere le opinioni degli utenti e degli studenti, che ogni giorno protestano contro i disservizi e i rincari tariffari”.
Lo ha affermato il capogruppo provinciale del Popolo della Libertà, Dante Mazzi, dopo aver preso visione della Determinazione del Comune di Modena n. 204 del 18.3.2011 “REALIZZAZIONE RICERCA SUL GRADO DI SODDISFAZIONE DELL’UTENZA DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE, IN COLLABORAZIONE CON L’AGENZIA PER LA MOBILITA’ E IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE”.
“Per il resto il grado di insoddisfazione e la tipologia dei problemi cronici di cui l’Atcm soffre sono cose note da anni e dichiarate dagli stessi vertici stessi di Amo e Atcm nelle numerose relazioni di bilancio. Ritardi, scarsa frequenza delle corse, bus sovraffollati negli orari di punta, carenza di corse nelle ore pomeridiane e serali. In pratica, un servizio pubblico inefficiente, sia nell’organizzazione sia nell’erogazione dei servizi erogati, lontano anni luce dall’essere alternativo e competitivo rispetto all’uso dell’auto. Problemi oggi amplificati soprattutto alla luce dei pesanti rincari dei biglietti, che stanno allontanando sempre più utenti dal trasporto pubblico. Il leggero aumento dei passeggeri nel 2010 è poca cosa a fronte della pesante flessione registrata nel 2009 e soprattutto poco incoraggiante alla luce dei rincari tariffari del 2011 che stanno portando sempre più utenti ad abbandonare l’utilizzo dei mezzi pubblici. Per il resto c’è ben poco da gioire. I problemi sono i soliti, sono strutturali e ciò che preoccupa è il fatto che all’orizzonte non c’è alcun strategia di breve e medio termine per risolverli. Questo è il grave problema di fondo”.